Cos’è la Scuola ‘Senza Zaino’?
Responsabilità, comunità, ospitalità. Sono i concetti chiave di Senza Zaino, il progetto della Regione Toscana nato nel 2002 finalizzato alla diffusione di modalità didattiche che, a partire dall’esperienza realizzata in piccole comunità, introduce metodologie innovative.
Scuola Senza Zaino
Qual è l’obiettivo del progetto? Senza Zaino mira alla costruzione della scuola come comunità, luogo di condivisione, di cooperazione e co-costruzione del sapere attraverso la promozione di ambienti didattici innovativi. Secondo gli ideatori, togliere lo zaino è un gesto reale. Gli studenti sono dotati solo di una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule e i vari ambienti scolastici vengono arredati con mobilio funzionale con una grande varietà di strumenti didattici sia tattili che digitali.
Ospitalità
“L’aula tradizionale – si legge dal sito – è organizzata di solito con l’impiego di banchi disposti in file allineate e la presenza della cattedra, dietro la quale il docente esegue tutte le azioni caratterizzanti una relazione di insegnamento frontale e pervasivamente trasmissiva; la lavagna di fianco alla cattedra, due armadi fissati alle pareti del locale per contenere qualche oggetto e qualche libro. Lo spazio è monòtopo, nel senso che è costituito da una sola grande area di lavoro. Il valore dell’ospitalità si riferisce prima di tutto all’organizzazione degli ambienti, pensati e realizzati in modo che risultino accoglienti, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali, curati anche esteticamente: a partire dalle aule fino a comprendere l’intero edificio scolastico (i diversi laboratori, le aule dedicate, la biblioteca, la palestra, i corridoi, ecc.) e gli spazi esterni (il cortile ed, eventualmente, lo spazio-orto)”.
Responsabilità
“Il valore della Responsabilità richiama la libera adesione dell’allievo, nella convinzione che la crescita armonica e un’adeguata maturazione abbiano luogo nella misura in cui la persona è in grado di cogliere il significato di ciò che è proposto e per cui sono mobilitate le sue risorse interiori (cognitive, emotive, affettive) ed è richiesta la sua motivazione. Nella pratica scolastica, sono gli strumenti didattici che possono favorire la conquista dell’autonomia e il rinforzo del senso di responsabilità. Normalmente la scuola ne è sprovvista, essendo dotata quasi esclusivamente dei libri di testo.
Una segnaletica per rispettare il silenzio o per definire il momento di lavoro senza l’aiuto del docente; il pannello dove sono indicate le responsabilità a cui ciascuno deve far fronte; gli schedari auto-correttivi che consentono di esercitarsi e di avanzare, il timetable che informa sulle attività, il Manuale che raccoglie i vari documenti della classe, i materiali per il Laboratorio di scienze, i giochi matematici, la scheda di registrazione delle attività personali, i libri e le enciclopedie, i software didattici, la LIM e il computer sono alcuni esempi di strumenti didattici presenti nelle aule SZ.
Comunità
“Lo spazio-aula è strutturato in aree e prevede un luogo di incontro per gli allievi, denominato agorà o forum, particolarmente significativo per la comunità-classe. L’agorà è il luogo per radunarsi, la piazza in cui, nelle città dell’antica Grecia, si tenevano il mercato e le assemblee pubbliche. Nell’Agorà SZ si tengono diverse attività: la lettura personale e della spiegazione di avanzamento disciplinare: l’ascolto e la discussione guidata; l’assunzione di decisioni che riguardano la vita della comunità e lo scambio e il confronto tra gli allievi e degli allievi con il docente. Nell’Auditorium, gli allievi si ritrovano in assemblea e per tenere conferenze. Il concetto di Comunità si fonda sull’evidenza che l’apprendimento è un fenomeno sociale e avviene dentro relazioni significative. La cura della qualità di queste relazioni aiuta i comportamenti prosociali e collaborativi, che alimentano la condivisione e la negoziazione di significati. Il valore Comunità si esprime anche nella stanza dei docenti, che Senza Zaino cura con particolare attenzione per aiutare la costituzione di una comunità professionale”.
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