Bianchi vuole una scuola che insegni a non accontentarsi favorendo il dubbio: l’esempio del ‘Dantedì’
Il professore Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione del governo Draghi
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi conferma la volontà di mettere mano sull’organizzazione della scuola, auspicando l’organizzazione di un sistema formativo in grado di trasmettere il senso dell’approfondimento, non del “vivacchiare” e dell’accontentarsi: la posizione è stata espressa giovedì 24 marzo al convegno sulla Divina Commedia presso l’Accademia dei Lincei. “Al ministero – ha detto Bianchi – lavoriamo per capire qual è la scuola per la nostra epoca: è quella che deve spingere ad osare a non accontentarci. Oggi il rischio è di avere subito la risposta con un clic, senza dubbi. Invece bisogna instillare nei ragazzi il dubbio”.
Dante, riscoprire un autore che è la nostra identità
Il ministro ha quindi ricordato che domani, 24 marzo, “è il Dantedì, il giorno che le scuole italiane dedicano a Dante, ogni anno viene rinnovata questa giornata con l’idea di andare a …..