Def, Turi (Uil Scuola): “Dal 4 al 3,5%, mezzo punto di Pil (7 miliardi) in meno in tre anni, Patti si, risorse no”

Pino Turi, segretario generale Uil Scuola

Sul Def (Documento Economia e Finanza) si registra la posizione della Uil Scuola che affronta il tema della scuola e delle risorse destinate ad essa.

“Riviste al ribasso le stime sulla crescita del PIL che, in sei mesi, passa dal 4.7 al 3.1%. Dal NADEF di settembre al DEF di aprile si abbassano drasticamente le prospettive per la nostra economia. La scuola è il settore pubblico che di più ne pagherà le conseguenze.
Una visone miope se si considera il differenziale in termini di spesa pubblica destinata all’istruzione che nella media europea (4,7%) è oltre un punto più alto rispetto a quello italiano (3,5%).
Una situazione che non muta neanche nella prospettiva: la spesa per la scuola nell’arco temporale del DEF 2022-2025, si vede ridotta di mezzo punto di PIL,  passando dal 4 al 3.5%.

Come si farà ad attivare le transizioni ecologiche, tecnologiche …..

Related Articles