Sindacati e Azzolina sul DEF: la scuola perde gli investimenti promessi
Il Def rivede al ribasso le stime sull’impatto macroeconomico del PNRR: il PIL nel 2026 salirà grazie alle riforme di 3,2 punti percentuali, invece dei 3,6 stimati quando venne presentato il piano ad aprile dello scorso anno. Un calo di 0,4 punti dovuto a posticipi di spesa e ad una “meno rapida dinamica del cronoprogramma di spesa”, come riferisce l’ANSA.
A pagare il prezzo di questo drastico ribasso delle prospettive di crescita dell’economia italiana sarà ancora una volta il settore dell’istruzione, che in sei mesi perde lo 0,5% sul PIL, passando dal 4% al 3,5% nell’arco temporale del DEF 2022-2025 (mentre la media europea della spesa pubblica per l’istruzione, che era del 4,7% prima della guerra, potrebbe ridursi, ma in misura meno consistente).
Immediate e aspre le critiche dei sindacati, ma anche dell’economista Carlo Cottarelli e di un’esponente importante della maggioranza, l’ex ministro Lucia Azzolina, …..