Perché nel Belpaese le ore di arte sono così esigue?
Nello speciale clima di riforme della scuola italiana, ad opera – quasi esclusiva – del ministro dell’Istruzione Bianchi, da Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir (Sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di religione), giunge un’ulteriore proposta. Egli afferma: «Frequentare l’ora di religione cattolica a scuola non è come fare catechismo. Anzi, considerando la rilevanza della disciplina, nel fornire le chiavi interpretative dell’esistenza, servirebbero due ore anziché una a settimana».
Che dire? Evito di commentare. Il tema è delicato. E assai insidioso. Di certo bisognerebbe discuterne tutti di queste proposte. Di certo sarebbe necessaria una riflessione collettiva – autentica, plurale – sul ruolo sociale e politico della scuola, oggi. E di eventuali cambiamenti.
E comunque, approfittando di questo speciale clima di riforme della scuola italiana, mi chiedo: come mai, nel Belpaese, nel Paese che possiamo considerare un vero e proprio museo diffuso, nel Paese con più siti Unesco al mondo, nel paese che punta decisamente a …..