Scuola: si può parlare di coito e aborto ai bimbi?

Scuola: certi argomenti no, non vanno trattati con i più piccoli. Non a 10 anni. Così un infuriato Rossano Sasso su Facebook: “Ma come si può pensare di parlare di aborto indotto, di coito, di piacere sessuale, di omosessualità o di transizione di genere in una quinta elementare? Sono temi delicati, che si possono affrontare, certo, ma non con bambini di 9-10 anni. Se mi oppongo a tutto questo, però, per PD, M5S, CGIL e sinistre varie merito di essere accusato di omofobia, di arretratezza, di non essere adeguato ai tempi. Mala tempora currunt, verrebbe da dire.

La scuola e i temi da trattare

Penso che questi temi, con bambini così piccoli, non debbano essere affrontati a scuola da psicologi o attivisti LGBT, ma debbano restare di pertinenza esclusiva delle famiglie. Giusto fornire informazioni sull’educazione sessuale, ma facciamo attenzione all’età di chi ascolta e soprattutto evitiamo prevaricazioni: sono e sarò sempre contrario alla propaganda di genere, alla promozione della fluidità, alla cancellazione delle identità. Per fortuna la stragrande maggioranza dei nostri docenti agisce sempre entro i confini del buonsenso e del rispetto, soprattutto quando hanno a che fare con studenti delle elementari. Ma è mio dovere vigilare anche su un singolo caso affinché la deriva radical-progressista non danneggi ulteriormente la nostra comunità scolastica.

Sono sottosegretario in un Governo di unità nazionale in cui trovano posto sensibilità e valori distinti e al ministero dell’Istruzione ho dall’altra parte l’alleanza PD-M5S: sono numericamente in minoranza, certo, ma so di non essere solo in questo percorso. Non mollo e sui bambini non farò mai passi indietro: Zan, Letta e Conte se ne facciano una ragione. Piuttosto rilancio con la promessa che quando l’anno prossimo ci sarà un Governo di centrodestra mi farò promotore di un progetto di legge che chiarisca una volta per tutte i confini di determinate situazioni, senza lasciare spazio a interpretazioni ideologiche. Contrasto alle discriminazioni SÌ, lotta per la parità di genere SÌ, schifezze e porcherie a bambini delle elementari NO”.

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Educazione sessuale, no di Sasso: “Temi delicati per bambini di 10 anni. Accusato di omofobia dalla sinistra”

Non si spegne la polemica sull’educazione sessuale a scuola. E dopo le diverse posizioni espresse dal mondo della scuola, il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, che già si era mostrato contrario, rincara la dose in una nota.
”Ma come si puo’ pensare di parlare di aborto indotto, di coito, di piacere sessuale, di omosessualita’ o di transizione di genere in una quinta elementare? Sono temi delicati, che si possono affrontare, certo, ma non con bambini di 9-10 anni. Se mi oppongo a tutto questo, pero’, per PD, M5S, CGIL e sinistre varie merito di essere accusato di omofobia, di arretratezza, di non essere adeguato ai tempi”.
Ancora Sasso: ”Penso che questi temi, con bambini cosi’ piccoli, non debbano essere affrontati a scuola da psicologi o attivisti LGBT, ma debbano restare di pertinenza esclusiva delle famiglie. Giusto fornire informazioni sull’educazione sessuale, ma facciamo attenzione all’eta’ di chi ascolta e soprattutto evitiamo prevaricazioni: sono e saro’ sempre contrario alla propaganda di genere, alla promozione della fluidita’, alla cancellazione delle identita’ -continua la nota- Per fortuna la stragrande maggioranza dei nostri docenti agisce sempre entro i confini del buonsenso e del rispetto, soprattutto quando hanno a che fare con studenti delle elementari. Ma e’ mio dovere vigilare anche su un singolo caso affinche’ la deriva radical-progressista non danneggi ulteriormente la nostra comunita’ scolastica. Sono sottosegretario in un Governo di unita’ nazionale in cui trovano posto sensibilita’ e valori distinti e al ministero dell’Istruzione ho dall’altra parte l’alleanza PD-M5S: sono numericamente in minoranza, certo, ma so di non essere solo in questo percorso. Non mollo e sui bambini non faro’ mai passi indietro: Zan, Letta e Conte se ne facciano una ragione. Piuttosto rilancio con la promessa che quando l’anno prossimo ci sara’ un Governo di centrodestra mi faro’ promotore di un progetto di legge che chiarisca una volta per tutte i confini di determinate situazioni, senza lasciare spazio a interpretazioni ideologiche”.

favorevole o contrario all’educazione sessuale nelle scuole?

Pro Vita Famiglia: genitori non mandano figli a scuola per parlare di omosessualità e aborto ma imparare le materie

Di redazione

Pro Vita Famiglia – “È allucinante che il Ministro della Famiglia Elena Bonetti e quello dell’Istruzione Patrizio Bianchi ritengano conforme all’ordinamento scolastico parlare di aborto, omosessualità, piacere sessuale e coito a bambini di 10 anni, come previsto dal progetto che sarà svolto il 31 maggio nelle scuole di Casaloldo e Ceresara in provincia di Mantova denunciato da Pro Vita & Famiglia nei giorni scorsi.
Benissimo ha fatto il Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso a disporre un’ispezione immediata, valutando giustamente inadeguati l’approccio e i temi del progetto. Genitori e famiglie non mandano i loro figli a scuola per parlare di omosessualità e aborto ma per imparare italiano, matematica, storia, geografia e le altre materie, e rinnoviamo stima e fiducia al Sottosegretario Sasso. I temi sensibili devono restare competenza della famiglia, perché ogni bambino ha una storia e sensibilità differente e non si può pensare di parlare di questi argomenti in modo standardizzato per una classe intera, rischiando di traumatizzare e confondere gravemente qualcuno dei bambini presenti”.
Così Maria Rachele Ruiu, responsabile Scuola di Pro Vita & Famiglia Onlus e rappresentante di Generazione Famiglia presso il Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola presso il Ministero dell’Istruzione.
Progetto di educazione alla sessualità in quinta elementare, scoppia la polemica. Dirigente: “Adesione libera”. Sasso: “Allertato USR”. Ecco la circolare

Pubblicato in Comunicati stampa

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