Il decreto 36 e i tagli alla pubblica istruzione
La scuola pubblica italiana vive l’ennesima stagione drammatica, forse la peggiore della sua esistenza. Si tagliano più di 10.000 cattedre per finanziare la formazione dei docenti.
Anziché diminuire il numero di alunni per classi e garantire a tutti una istruzione migliore si conta sulla denatalità per giustificare questo taglio. Che poi è davvero incredibile dover assistere a questa visione totalmente distorta della pubblica istruzione, della nostra scuola, all’interno della quale per il nostro ministro Bianchi il problema è da imputare ai docenti e alla loro formazione.
E’ davvero assurdo che si debba giustificare l’arricchimento degli Enti di formazione e dei loro direttivi con la scusa della formazione di docenti che dopo la laurea, i 24 CFU, il TFA alla modica cifra di 4.000 euro, il concorso a crocette con domande ministeriali riportanti errori da matita blu, la prova pratica, quella scritta, di informatica, di …..
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