Luperini contro Bianchi illetterato
Un degno Ministro dell’istruzione dovrebbe saper esprimersi de omni re scibili et quibusdam aliis? Dovrebbe magari saper svolgere le prove dell’esame di stato di ognuna delle materie previste nei diversi indirizzi scolastici? O, per un qualche tacito primato, dovrebbe almeno essere in grado di affrontare con competenza la traccia letteraria del primo scritto? Forse addirittura un qualsiasi economista (o medico, chimico, architetto, matematico ecc.) che non voglia fare la figura dell’ignorante dovrebbe aggiornarsi sui più recenti sviluppi della critica letteraria? E, in ogni caso, tramite i più routinieri e specifici atti ministeriali, a cominciare dalle prove d’esame, è davvero il ministro stesso che parla mentre potrebbe benissimo tacere?
Sono alcune delle domande che sorgono dopo la lettura del monito di Romano Luperini: “Studi, Ministro, studi, o almeno stia zitto”!
Il venerato maestro, sulla base dei quesiti sulla Nedda verghiana sottoposti quest’anno ai maturandi, rileva che la “manualistica …..