Contratto scuola: sono meglio “pochi, maledetti e subito” oppure “pochi, ma fra sei mesi”?
Quella in corso in questo momento è certamente una delle trattative contrattuali più difficili che si ricordino.
Intanto c’è da dire che questo contratto è stato caricato di un valore (non solo simbolico, ovviamente) del tutto particolare: è esattamente dalla primavera del 2019 che si continua a parlare di aumento a 3 cifre.
Poi purtroppo è arrivata la pandemia e questo non ha certamente aiutato a liberare risorse per i contratti pubblici.
E c’è anche un altro problema molto serio: il contratto in questione riguarda il triennio 2019/2021, quindi se anche lo si firmasse oggi risulterebbe di fatto già scaduto da 6 mesi, tanto che con il prossimo stipendio di luglio il personale percepirà non solo l’indennità di vacanza contrattuale del periodo 2019/2021 ma anche quella spettante per il contratto futuro del 2022/2024.
Insomma un notevole pasticcio.
Adesso ai sindacati si pone un dilemma di non poco conto.
Firmare l’accordo il più …..
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