Jus Scholae? Sembra una scelta di civiltà
Circa 800 mila giovani figli di immigrati nati in Italia o che vi sono arrivati prima di aver compiuto i 12 anni attendono lo “Jus Scholae”.
Si tratta di ragazzi cresciuti fianco a fianco con i nostri alunni, con cui hanno studiato la letteratura italiana, l’arte e la sua cultura.
Come i nostri studenti conoscono la sintassi e la grammatica della lingua italiana, coi suoi risvolti.
Sanno a memoria le loro stesse poesie, la stessa epica e con loro hanno pure studiato gli scrittori più importanti delle antologie.
Parlano perfino lo stesso dialetto e con loro condividono sport e tempo libero, ma non sono italiani.
Sembra una stramberia che però, a livello parlamentare e all’atto della approvazione della legge, che li renderebbe cittadini italiani, rischia addirittura di fare cadere il governo.
Non “regaliamo” la cittadinanza, dicono le destre. Ma non è una elargizione, è un dato di fatto perché …..