Reclutamento e formazione dei docenti, il decreto non piace. Ma ormai neppure il presidente della Repubblica può modificarlo

Il decreto legge 36 già convertito dal Parlamento è ormai legge dello Stato a tutti gli effetti, ma le critiche che sta raccogliendo sono molteplici e arrivano da ogni parte.
Le norme più di altre “sotto accusa” sono quelle che riguardano la formazione in servizio che la legge definisce obbligatoria e incentivata.
Ma anche le nuove regole sul reclutamento non piacciono perché molti docenti si aspettavano che la legge consentisse immissioni in ruolo più generalizzate.
Insomma, in tanti avrebbero voluto un provvedimento-sanatoria per contrastare il fenomeno del precariato che coinvolge ormai non meno di 2-300mila insegnanti, soprattutto di scuola secondaria.
Molti gli appelli per evitare l’approvazione della legge
Ancora fino a poche ore prima del voto finale alla Camera, gli appelli di associazioni, movimenti e sindacati per evitare la conversione in legge si sono susseguiti, ma senza risultato.
Adesso – a distanza di qualche giorno – stanno arrivando appelli rivolti …..
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