Le educatrici non possono lavorare con i convittori maschi. Perché?

Le leggi sull’uguaglianza, tra la figura maschile e la figura femminile, i contesti in cui la donna, oggi, lavora, le lotte e le manifestazioni per le pari opportunità, le occasioni di seminari, sul ruolo della figura femminile, nel ricoprire incarichi dirigenziali di rilievo, le non poche difficoltà in un mondo patriarcale e prettamente maschilista.

Oggi, la donna, preclusa da contesti lavorativi definiti convitti annessi, per via di leggi arcaiche che nessuno prende in considerazione, perpetrando un silente assenso.

Incontri con autori, esponenti politici e del mondo dell’istruzione sulla dignità del ruolo femminile nei contesti lavorativi, l’impegno e la volontà profusi, nella storia, che hanno determinato passi da gigante nel mondo della medicina, della scuola, della psichiatria, della neurologia, della scienza e dell’educazione, ad opera delle donne.

Al mondo della scuola, al Miur, alle donne, dirigenti e no, alle donne che si aggiornano e si formano, culturalmente e

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