Concorso secondaria con quesito sbagliato, candidato bocciato fa ricorso per andare all’orale col parere di Serianni: il Consiglio di Stato dice sì
La giustizia comincia a mettere ordine sugli errori nei quesiti proposti dal ministero dell’Istruzione nell’ultimo concorso per diventare docenti dalla scuola secondaria. Il Consiglio di Stato, infatti ha accolto la domanda cautelare proposta da un candidato, attraverso un atto di appello degli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, su un errore riguardante il quesito sulla congiunzione “ebbene”, ammettendolo alla prova orale.
Il ricorso e gli accademici della Crusca
Il ricorso – spiegano i legali dell’aspirante prof ricorrente – riguardava l’accesso alla prova per la classe di concorso di Italiano, Storia e Geografia A022; il Tar aveva ritenuto la domanda priva di criticità negando, quindi, l’attribuzione dei 2 punti necessari al ricorrente per procedere alla successiva prova orale. In sostanza, il Ministero – secondo una nota degli avvocati – aveva chiesto ai candidati la funzione della congiunzione “ebbene” nella frase “gli aveva chiesto se poteva farmi un favore,