Docente esperto? Fa riferimento a un obsoleto modello di scuola, ecco perché

Il decreto Aiuti bis prevede: ”Tutti i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili potranno accedere alla qualifica di ”docente esperto, maturando il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento”.

Una disposizione riguardante la progressione stipendiale dei docenti: è stata elaborata avendo come riferimento un obsoleto modello di scuola; contrasta con la visione sistemica che la voce del legislatore, inascoltata, da decenni enuncia.

La cappa della cultura accademica continua a soffocare la vitalità della scuola: l’individualità è l’intangibile riferimento.

Eppure la lettera e lo spirito della legge sono inequivocabili [DPR 275/99 – art. 1]. Inizialmente si studia il rapporto scuola/società e si specificano i traguardi [PTOF – progettazione formativa], poi si formulano strategie [progettazione educativa]: progressioni che conducono gli studenti al successo formativo.

Attività che

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