Sinopoli (Flc-Cgil): «Il “docente esperto” è una provocazione contro la categoria»
Roberto Ciccarelli
Il «Decreto aiuti bis» varato dal governo Draghi ha istituito la figura del «docente esperto» che guadagnerà 5.650 euro in più sotto forma di «assegno ad personam» percepito in nove anni di formazione continua.
Francesco Sinopoli, segretario della Flc-Cgil, dopo questo colpo di mano in piena estate cosa lascia l’«Agenda Draghi» in eredità alla scuola?
Lascia un’impostazione basata sulla competizione e ripropone la solita ideologia neoliberale povera di risorse economiche. Si tagliano le risorse e si spingono le persone a competere sulle briciole. Il «docente esperto» è un provvedimento esemplare di questa impostazione. Hanno scelto una definizione offensiva per l’intera categoria. Ai 32 mila «esperti» scelti nei prossimi quattro anni corrisponderanno 800 mila insegnanti «inesperti»? Questo governo è riuscito a fare peggio di un’altra «riforma», quella chiamata «Buona scuola» da Matteo Renzi.
Il provvedimento sarà discusso in Senato dal 5 settembre in poi. Cosa chiedete?
Lo stralcio. Se dobbiamo discutere
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