I docenti meritano 300 euro in più al mese, ve li daremo: il Pd scarica Draghi e Bianchi dopo averli difesi a spada tratta
“L’ambiente, i diritti, il lavoro sono le nostre priorità, ma la scuola sta sopra, o meglio, sta dentro tutto“: le parole di Enrico Letta, leader del Pd, nell’ultima riunione organizzativa per limare il testo del programma, hanno lasciati spiazzati. Sentire dire da uno dei possibili premier della prossima legislatura che l’obiettivo primario del suo Governo sarà quello di assicurare, seppure nell’arco di cinque anni, un aumento da 300 euro al mese agli insegnanti è un impegno non da poco. Soprattutto perchè arriva da quel partito, il Pd, che nell’ultimo anno e mezzo ha sostenuto con più convinzione la linea degli incrementi stipendiali meritocratici condotta dal premier Mario Draghi e dal ministro Patrizio Bianchi.
Un’azione che nella scuola ha prodotto le Legge 79/22, con cui si è andati a cambiare il reclutamento e la formazione dei docenti. Quest’ultimo, in particolare, prevede l’incentivazione stipendiale solo per una parte minoritaria