PNRR scuola: c’è anche il rischio di perdere i finanziamenti europei; tutto dipende dalle scelte del futuro Governo
Ormai è chiaro che le vicende del prossimo passaggio elettorale si intrecciano strettamente con la realizzazione degli obiettivi previsti dal PNRR e quindi anche con la disponibilità di fondi e risorse per le prossime riforme, a partire da quelle che riguardano la scuola e che, complessivamente, mettono in gioco una ventina di miliardi di euro.
I conti sono presto fatti: il 25 settembre si voterà, il 13 ottobre si riunirà il Parlamento e – se tutto filerà liscio – entro fine ottobre ci sarà un nuovo Governo che, come primo impegno, si troverà di fronte alla stesura della legge finanziaria per il 2023.
Le scadenze del 31 dicembre
Ed è davvero difficile pensare che entro il 31 dicembre il nuovo esecutivo sia anche in grado di portare a termine gli impegni assunti con l’Europa, anche se va detto che per quanto riguarda la scuola buona parte del