Elezioni 202, siamo oltre la frutta, sia sul piano della fantasia sia su quello dell’offesa
Puntuale come sempre il refrain elettorale torna come cembalo squillante ad accompagnare i nostri giorni estivi, senza comunque consolarci dalla calura e dall’arsura di una estate sicuramente da non dimenticare.
Come sempre un faro si accende sul mare degli impegni elettorali che, come sirene, cercano di attirare la nostra attenzione trascinandoci nella illusione che il loro canto genera. Ma noi siamo come Ulisse, legati all’albero maestro per poter ascoltare il loro canto, senza però restare imbrogliati nelle loro trame insidiose.
Noi siamo abituati a questo canto, al suo suono, alla sua capacità seduttiva, e la saggezza del tempo e dell’esperienza ci aiuta a non seguire le voci di queste sirene, e così non perire annegati.
Una voce in particolare si sovrappone alle tante, quella di un partito politico, il PD, che malgrado gli orrori commessi votando la qualunque, non ultimo il D.L 36 del Ministro Bianchi, e l’audace