La scuola riparte con 20 miliardi di euro ma in cattedra ancora 150mila precari

Anche quest’anno un esercito di supplenti in cattedra a settembre: il Segretario Generale della FederIstruzione,

Antonio Scarpellino, stima almeno in 150mila.

Nonostante i 60mila docenti assunti nel 2021, i 5 concorsi avviati ma non ultimati, gli oltre 20 miliardi tra fondi

Pnrr e gli aiuti per la pandemia, rientrano in classe 7,4 milioni di studenti con i problemi di sempre.

Il ministro Patrizio Bianchi continua ad assicurare che ci saranno tutti i docenti in cattedra a settembre.

Secondo il ministro, il numero dei precari “va commisurato all’organico”, spiega.

I precari della scuola sono un male endemico: significa tenere migliaia di vite appese alla lotteria delle nomine di agosto senza dare continuità agli studenti ogni anno. Inoltre agli alunni più fragili non viene assicurata la cosiddetta continuità didattica necessaria per un percorso di recupero dello “svantaggio” e all’inclusione nel gruppo classe.

Secondo Bianchi servono più figure professionali specializzate, la cui mancanza è colpa delle università che ne formano pochi.

Scarpellino ricorda che il numero dei docenti da specializzare lo stabilisce il MIUR diretto proprio da Bianchi e non l’università.

I concorsi e i posti che rimarranno scoperti

La spina nel fianco di Bianchi, dunque, restano i supplenti,
malgrado i cinque concorsi avviati dal 2020, dall’infanzia alle superiori, ordinari e straordinari, dedicati alle materie scientifiche.

Su 94.130 posti autorizzati dal Mef, verranno coperti meno del 50%.

Il motivo è presto detto: l’alto tasso di bocciature con le selezioni a quiz, posti scoperti al Nord e la domanda che non si incrocia con l’offerta degli aspiranti docenti, soprattutto del Sud, graduatorie esaurite nelle discipline scientifiche e non solo.

Basta guardare le graduatorie aggiornate al 25 luglio per scoprire che per italiano, storia e geografia alle medie in Calabria sono rimasti 76 posti vuoti, 125 in Campania; per scienze e tecnologie elettriche 98 posti in Lombardia, 51 in Emilia-Romagna.

Ancora: 162 cattedre vacanti in Scienze matematiche applicate. Numeri assurdi per il sostegno: 4.479 posti vuoti alla primaria.

Regioni come il Piemonte dove è stato coperto solo il 37% dei posti alla secondaria (2.185 su 5.771) e appena il 3% sul sostegno, dall’infanzia alle superiori (11 nomine per 3.477 cattedre).

Bianchi annuncia tutti in classe a settembre… ma Scarpellino mestamente dichiara che non sarà difficile prevedere anche quest’anno per i precari la solita penosa lotteria delle nomine fatte su graduatorie sbagliate e non corrette, gli alunni cambieranno di continuo i docenti che si avvicenderanno sulle cattedre scoperte, i DS che continueranno a convocare per elemosinare un docente e i genitori a cercare di sopperire alle carenze dello Stato.

Resta la domanda: che fine fanno tutti questi soldi?

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