Meloni (FdI): “Sogno un paese in cui un buon docente non deve avere per forza la tessera Cgil”. Calenda (Azione): “Io ne sogno uno dove non si insultino i docenti”
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia
La campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre è nel vivo. Ieri sera, 29 agosto, c’è stato l’ennesimo battibecco tra due degli esponenti politici più importanti, Giorgia Meloni (FdI) e Carlo Calenda (Azione), proprio a proposito di scuola e docenti.
La leader di Fratelli d’Italia ha tenuto ieri un comizio a Catania nel corso di una manifestazione del suo partito ripreso da varie testate tra cui Il Tempo. Sul palco siciliano la Meloni si è lanciata in un’invettiva nei confronti dei suoi avversari politici e, in particolare, dell’ideologia di sinistra. “La sinistra ha paura di uno Stato in cui ti misuri indipendentemente dalle tessere che hai, sei hai quella del Pd o sei amico, o sei un lecchino, ma perché sei bravo”, ha iniziato.
La Meloni ha proseguito il suo discorso tirando in ballo i docenti: “Io sogno una Nazione nella
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