Per avere aria pulita nelle aule basta aprire le finestre, ce lo dicevano già i nostri nonni
La vicenda dei controlli sulla qualità dell’aria nei locali scolastici ha dell’incredibile.
Nelle stanze dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione si è stati a discutere mesi e mesi sulla possibilità di installare impianti di aerazione nelle scuole.
Alla fine, ai primi di agosto, viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il DPCM su “Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici”.
Le linee guida indicavano la procedura da seguire: “Il dirigente scolastico richiede alle Autorità competenti (Dipartimenti di prevenzione delle ASL e ARPA) di effettuare le attività preliminari di monitoraggio della qualità dell’aria e di individuazione delle soluzioni più efficaci da adottare in conformità alle presenti linee guida. Sulla base degli esiti della predetta attività richiede all’ente proprietario dell’edificio di attivarsi per porre in essere gli interventi necessari, secondo quanto previsto dalla normativa