Immissioni in ruolo, ennesimo flop; coperte 4 cattedre su 10. Le regole cambiano ogni anno, ci vuole una riforma condivisa da tutti
A conti fatti le complesse procedure per le immissioni in ruolo non hanno prodotto il risultato atteso: secondo i dati riportati da Flc-Cgil, ripresi da quelli ufficiali del Ministero, su 94.130 cattedre disponibili per i contratti a tempo indeterminato ne sono state coperte 41.359.
In questo numero sono compresi però anche i docenti che hanno avuto per il momento l’incarico fino al 31 agosto 2023 che solo dopo il superamento dell’anno di prova potranno essere formalmente conteggiati come insegnanti in ruolo (peraltro va anche detto che le mancate conferme saranno certamente molto poche).
Il dato complessivo è allarmante e fa dire alla Flc che “occorre una riforma del sistema di reclutamento che metta al centro la formazione in ingresso, con corsi abilitanti gestiti in collaborazione da scuola e università collegati a meccanismi di accesso al ruolo, in modo da evitare che si creino nuove sacche di precariato”.
Va poi