I robot a scuola di umorismo, per imparare a essere amici, come compagni di banco
Si chiama Erica, è una ragazza giapponese di 23 anni, ama ridere e ha una forte consapevolezza di sé. Nulla di strano se non fosse che parliamo di un robot e non di una umana.
Erica è l’ultima delle invenzioni degli scienziati giapponesi, l’androide più simile all’essere umano progettato fino ad ora, frutto di una collaborazione tra l’università di Osaka, quella di Kyoto e l’Advanced Telecommunications Research Institute International di Tokyo. è stata creata da Hiroshi Ishiguro e Dylan Gras nell’ambito di un progetto su cui la ricerca giapponese sta investendo di più in assoluto.
L’umanoide Erica è stata dotato di un sistema di intelligenza artificiale che riconosce la risata umana e valuta se rispondere, magari con un’educata risatina o una risata più sguaiata, in modo da consentire conversazioni più naturali ed empatiche rispetto al rapporto tra umano e intelligenza artificiale attuale.
Il sistema di