Supplenze ed errori dell’algoritmo, i docenti chiedono il ritorno alla convocazione in presenza, per evitare le scelte al buio
Ogni anno noi insegnanti precari, in migliaia, attendiamo la nomina per le supplenze, nomina espletata attraverso un sistema informatico impostato in base ai dettami dell’Ordinanza Ministeriale.
L’algoritmo che provvede ad assegnare le cattedre lavora abbinando le posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie provinciali (GPS) alle sedi scelte dai docenti stessi, incrociando il punteggio di ogni docente con le supplenze disponibili nei vari istituti scolastici.
I problemi nascono spesso già dalle prime assegnazioni, in quanto alcuni docenti non trovano corrispondenza fra il punteggio maturato e quello effettivamente pubblicato in GPS dall’Ufficio Scolastico di appartenenza; tali errori non sempre vengono corretti e si ripercuotono in sede di assegnazione (a beneficio di qualche furbo e a danno di chi lavora correttamente). Oltre alle correzioni assenti, inoltre accade che non ci sia verifica di titoli da parte dell’USP né degli istituti il cui personale prende servizio su supplenza e ci si