Il quesito sugli scacchi
Maturità 2006: il quesito sugli scacchi, come proporlo in modo più interessante? Il significato dell’indagine Matmedia.
Quanto segue è tratto dall’articolo: La mossa del cavallo
«La leggenda degli scacchi lega la sua invenzione a due signori dell’antichità: un mercante intelligente e un principe tanto ricco da ritenere che niente gli fosse precluso.
La vicenda fu riproposta ai giovani candidati alla maturità scientifica del 2006, con il seguente quesito:
Si narra che l’inventore del gioco degli scacchi chiedesse di essere compensato con chicchi di grano: un chicco sulla prima casella, due sulla seconda, quattro sulla terza e così via, sempre raddoppiando il numero dei chicchi, fino alla 64a casella. Assumendo che 1000 chicchi pesino circa 38g, calcola il peso in tonnellate della quantità di grano pretesa dall’inventore.
In effetti il quesito è tronco.
La parte più importante manca: rimase, forse, inconsciamente, nella “penna” dell’estensore. Manca la richiesta della valutazione dell’ordine di grandezza del risultato comparato con altre quantità presenti nella realtà vissuta. Manca cioè la parte più strabiliante della richiesta dell’inventore avendosi a che fare con risultati coinvolgenti quantità non alla portata di ciò che è umanamente trattabile o dominabile.
Per inciso va detto che dalle informazioni assunte presso alcune commissioni d’esame, sembra che il quesito non fu granché affrontato dai maturandi. Mancano però dati più precisi non essendosi, quell’anno 2006, effettuata l’indagine nazionale Matmedia che aveva così bene servito la causa della matematica alla maturità e che dal 2015 è divenuta tutt’altra cosa, trasformata in un adempimento formale delle segreterie dei licei».
Riguardo all’indagine Matmedia e al suo significato per la matematica e per la prova scritta della maturità scientifica, si rimanda all’articolo specifico [VEDI] che raccoglie 197 pareri di docenti.