Ministero dell’Istruzione, spunta anche il nome della Renzulli

Chi guiderà il ministero dell’Istruzione? Dopo i nomi di Valditara, Pittoni, Sgarbi, il nome nuovo che si fa strada è quello di Licia Renzulli, da anni a fianco di Berlusconi. Una sorta di novella Gelmini e già il solo accostamento terrorizza il mondo della scuola. Ricordiamo tutti i tagli all’Istruzione dell’ex ministra di Forza Italia e temiamo che la storia possa ripetersi con la Renzulli.

Ricordiamo che il governo DEVE reperire 40miliardi subito, sarà per questo motivo che non si è sentito parlare di nessun festeggiamento dopo le elezioni? La scuola teme che dopo i soldi arrivati in questi anni grazie ai governi Conte possa tornare la scure dei tagli.

Ci auguriamo di no, ma la preoccupazione inizia a farsi strada e diventerà concreta non appena scopriremo il nome del nuovo ministro dell’Istruzione, se sarà un nome capace di battere i pugni oppure se uno allineato e coperto, una sorta di figurante abituato a dire signor sì.

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Silvio Berlusconi è morto, le reazioni: “Scompare un gigante della politica italiana”, le parole di Valditara

Come abbiamo appena riportato, l’ex premier Silvio Berlusconi è scomparso all’età di 86 anni. Per qualche settimana è stato ricoverato al San Raffaele, poi dimesso il 30 marzo e poi ricoverato nuovamente nella giornata di mercoledì 5 aprile in terapia intensiva per problemi cardiovascolari. Dimesso il 19 maggio, il 9 giugno è stato nuovamente ricoverato. Berlusconi è deceduto all’ospedale San Raffaele di Milano.

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Molteplici, ovviamente, le reazioni dal mondo della cultura e della politica, alcune delle quali riportate da RaiNews. Ecco le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “La morte del Presidente Sen. Silvio Berlusconi lascia un dolore immenso. Scompare un gigante della politica italiana, colui che ha concepito il centrodestra moderno, senza la cui intelligente opera non sarebbe stato possibile affermare quei valori di libertà che hanno ispirato le coalizioni liberalconservatrici a partire dal Polo delle Libertà”.
La morte del Presidente Sen. Silvio Berlusconi lascia un dolore immenso. (1/2) pic.twitter.com/4ZZtBk6psB— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) June 12, 2023

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“Un grande amico del lago Maggiore un grande italiano ha deciso di salutarci proprio oggi. Chiedo un minuto di silenzio per Silvio Berlusconi”, queste le parole del leader della Lega Matteo Salvini.
Il deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha scritto: “Silvio Berlusconi ha scritto la storia del centrodestra. Non se ne va solo un grande politico, ma una persona di grande umanità. A nome dei deputati di FdI porgo alla sua famiglia e agli amici di Forza Italia le più sentite condoglianze.”
Il leader di Azione Carlo Calenda: “Esprimo le condoglianze mie e di Azione alla famiglia e alla comunità di Forza Italia, per la morte di Silvio Berlusconi. Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile. Riposi in pace”.
Ecco il ricordo del leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve”.
“Con la morte di Silvio Berlusconi finisce un’epoca che ha avuto inizio nel 1994. In questi 30 anni l’Italia si è trasformata. A noi e ai posteri il giudizio su quanto guadagnato e su quanto perso in questa trasformazione”, questo quanto ha scritto la segretaria generale della Cisl Scuola Ivana Barbacci.
Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, ha detto: “Di fronte alla scomparsa di Silvio Berlusconi vogliamo far arrivare tutta la nostra vicinanza al dolore della sua famiglia, dei suoi cari e di tutta Forza Italia, così come vogliamo che arrivi al governo e alle forze di maggioranza. Con la morte di Silvio Berlusconi si chiude un’epoca. Tutto ci ha divisi e ci divide dalla sua visione politica, resta però il rispetto che umanamente si deve a quello che è stato un protagonista della storia del nostro Paese. Le più sentite condoglianze da parte del Partito democratico”.
“Sono davvero addolorata per questa triste notizia, che pensavo non dovesse arrivare mai. Ricordo le tante soddisfazioni e vittorie che ci ha regalato, sia in politica che nello sport e che non potremo mai scordare. La sua discesa in campo ha cambiato la storia di questa Nazione e si è sempre speso in prima persona senza risparmiarsi mai. Grazie di tutto Presidente, continueremo le tue battaglie per rendere migliore la nostra Italia. Sarai sempre nel nostro cuore” questo quanto ha dichiarato l’on. Paola Frassinetti, Sottosegretaria all’Istruzione e al Merito.
“Rimarrai sempre con noi, buon viaggio Presidente”. È il commosso saluto della ministra del turismo Daniela Santanchè sui social per la morte di Silvio Berlusconi.
“Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e un politico che in ogni campo in cui si è cimentato ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha affrontato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il coraggio, la passione, la tenacia”. Lo ha scritto su Facebook il leader M5s Giuseppe Conte. “In questo momento di profondo dolore. Tengo a far pervenire ai suoi cari e alla sua famiglia il sincero e rispettoso cordoglio mio e del Movimento 5 Stelle”.
“Berlusconi ha fatto la storia del nostro Paese. La sua scomparsa segna uno di quei momenti in cui tutti, che siano stati vicini o lontani dalle sue scelte, si sentono coinvolti. Affetto e vicinanza ai suoi familiari e ai suoi amici. E a tutta la comunità politica di Forza Italia”, ha scritto su Twitter l’ex premier Enrico Letta.
“Silvio Berlusconi se ne è andato. Ci sarà tempo per l’analisi politica. Ora è solo il momento del cordoglio. Se ne è andato come ha vissuto: combattendo come un leone. Da protagonista. Un abbraccio alla sua famiglia e alla comunità di Forza Italia”, ha scritto su Facebook Maria Elena Boschi, deputata del gruppo Azione-Italia viva.
“Apprendo con enorme dolore della scomparsa di Silvio Berlusconi.  Entrerà nei libri di storia come il leader italiano che ha trasformato la politica, il calcio, la tv, l’economia. Ma oggi voglio ricordare soprattutto l’uomo: il mentore che mi ha dato fiducia, che mi ha spinto a fare politica, che non mi ha mai fatto mancare sostegno e incoraggiamento, con una carica di affetto e stima che non è mai venuta meno, neppure nei momenti di dissenso e disaccordo. Per questo gli sarò sempre riconoscente. Oggi piango con i figli e la famiglia la scomparsa di una persona speciale, geniale, generosa, sorprendente. Lascia un vuoto incolmabile per chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene”. Così Mara Carfagna, presidente di Azione.
La morte di Silvio Berlusconi è “un dolore immenso”. L’ha twittato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che è in missione a Washington. “Un dolore immenso. Semplicemente grazie Presidente, grazie Silvio”, ha twittato il vicepremier, membro storico di Forza Italia.
“È stato un eroe della resistenza alla magistratura. Io ero suo amico nel privato, sul piano politico non ho potuto che condividere sue posizioni. L’amicizia è un legame fondamentale ma nessuno, dopo Tortora, è stato al centro di un’indagine giudiziaria così ingiusta. Ha sacrificato la sua vita personale per un’attività per cui non era neanche tanto portato, ma ha resistito alle indagini della magistratura che hanno distrutto tutti i partiti. Per questo è un eroe della resistenza alla magistratura”. Così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi.
“Esprimo il più sentito cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, assoluto protagonista della vita pubblica italiana degli ultimi cinquant’anni. Da imprenditore ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e dello sport, con spirito d’iniziativa e innovazione straordinari. Da leader ha trasformato la politica ed è stato amato da milioni di italiani per la sua umanità e il suo carisma. Alla famiglia, ai dipendenti del suo gruppo, alla comunità di Forza Italia, le più sentite condoglianze”, ha detto Mario Draghi, ex presidente del Consiglio.
“Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”, scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La sua leadership, continua il capo di Stato, “ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana” e da presidente del Consiglio “ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo”. È stato, ha concluso Mattarella, “una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo” raggiungendo “posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni”. 
Papa Francesco ha invece diffuso una nota esprimendo “vicinanza” alla famiglia di Berlusconi per la “perdita di un protagonista della vita politica italiana, che ha ricoperto pubbliche responsabilità con tempra energica”.
Il saluto della premier Giorgia Meloni
“Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente”, dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando la notizia della morte di Silvio Berlusconi in un video. “Era un uomo che non aveva mai avuto paura di difendere le sue convinzioni. E sono stati esattamente quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia di Italia. A consentirgli di imprimere delle vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione, nel mondo dell’impresa.
“Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti, ha imparato che non doveva mai darsi per vinta. Con lui abbiamo combattuto, vinto e perso molte battaglie. E anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci eravamo dati. Addio Silvio”, aggiunge la leader di Fratelli d’Italia, che fu ministra, come specifica Fanpage.it, proprio durante uno dei governi di Berlusconi.
A Dio, Silvio. pic.twitter.com/hWiSNPCeia— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 12, 2023
Il ricordo dell’ex ministra dell’Istruzione Moratti
Lungo il ricordo dell’ex ministra dell’Istruzione Letizia Moratti durante i governi Berlusconi II e Berlusconi III: “Sono profondamente addolorata per la scomparsa di Silvio Berlusconi. A lui mi legano tanti ricordi privati, grazie all’amicizia di mio marito con Silvio, e tanti ricordi di momenti pubblici, al servizio delle istituzioni del Paese. Ricordo la telefonata di quando mi è stata proposta la nomina a Ministro dell’Istruzione nel suo Governo e ricordo con orgoglio il lavoro fatto assieme in quegli anni. Ma anche la campagna elettorale per la mia corsa a sindaco di Milano. Berlusconi è stato un geniale innovatore, un passo avanti a tutti come imprenditore, leader politico indiscusso, grande trascinatore. Ma anche una persona generosa e di una simpatia travolgente. Ha cambiato il mondo della televisione, dello sport con i suoi successi nel calcio con il Milan e recentemente con il Monza, e anche quello della comunicazione politica, inventandosi un partito dal nulla – quando nessuno ci credeva a parte lui – in grado di diventare per lungo tempo il principale partito italiano: la casa dei liberali, dei popolari, dei socialisti. Con il suo carisma e il contagioso entusiasmo, capace di rendere facile e possibile quello che agli altri appariva difficilissimo e praticamente impossibile, ha segnato un’epoca e il suo passaggio nella politica e nell’economia italiana rimarrà. Sono convinta che il tempo gli renderà giustizia e anche i tanti detrattori, che in vita non gli hanno perdonato niente, ma questo è il destino dei personaggi che segnano la loro epoca, rivedranno i loro giudizi. Rivolgo il mio abbraccio più affettuoso e le mie condoglianze sincere a tutta la famiglia e in particolare ai figli”.

Nomi comuni e propri: Schede Didattiche Semplificate

Imparare la differenza tra nomi comuni e nomi propri è una tappa fondamentale per gli studenti della scuola primaria. Questo concetto grammaticale è essenziale per lo sviluppo delle competenze linguistiche e per una corretta scrittura e lettura. Le schede didattiche semplificate sono uno strumento prezioso per insegnanti e genitori, che possono utilizzarle per spiegare in modo chiaro e divertente queste nozioni ai bambini.
Le schede didattiche semplificate offrono un approccio pratico e visivo all’apprendimento, rendendo più facile per i bambini comprendere e ricordare le informazioni. Con l’ausilio di esempi concreti, attività interattive e giochi educativi, gli studenti possono esercitarsi e consolidare la loro conoscenza dei nomi comuni e propri.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “Nomi comuni e propri: Schede Didattiche Semplificate, Italiano per la Scuola Primaria“.
Indice

Cosa Sono i Nomi Comuni
I nomi comuni sono parole che designano persone, animali, cose o concetti in modo generico. Non indicano un’entità specifica, ma piuttosto una categoria o un gruppo. Ad esempio, le parole “gatto”, “casa” e “amico” sono tutti nomi comuni. Sono fondamentali nel linguaggio quotidiano poiché ci permettono di comunicare in modo chiaro e comprensibile.
Esempi di Nomi Comuni:

Persona: ragazzo, insegnante, medico
Animale: cane, uccello, pesce
Cosa: tavolo, penna, libro
Concetto: felicità, amore, paura

Cosa Sono i Nomi Propri
I nomi propri, al contrario, indicano un’entità specifica e unica. Vengono sempre scritti con la lettera maiuscola e possono riferirsi a persone, luoghi, animali, aziende, eventi, ecc. Ad esempio, “Marco”, “Roma” e “Fido” sono tutti nomi propri.
Esempi di Nomi Propri:

Persona: Alessandro, Maria, Luigi
Luogo: Parigi, Italia, Monte Everest
Animale: Snoopy, Felix, Balto
Azienda: Ferrari, Disney, Google

Differenze tra Nomi Comuni e Propri
La differenza principale tra nomi comuni e nomi propri è che i primi designano categorie generiche, mentre i secondi identificano entità specifiche. Questa distinzione è cruciale per la comprensione e la comunicazione precisa.
Caratteristiche dei Nomi Comuni

Scritti con la lettera minuscola
Designano categorie generiche
Possono essere usati in modo plurale (es. gatti, case)

Caratteristiche dei Nomi Propri

Scritti con la lettera maiuscola
Identificano entità uniche
Solitamente non si usano in forma plurale (es. Marci, Pari)

Attività con Schede Didattiche per Nomi Comuni e Propri
1. Classificazione dei Nomi
Distribuisci una scheda con un elenco di parole miste. Chiedi agli studenti di classificare le parole in nomi comuni e nomi propri, scrivendole nelle colonne appropriate.
2. Gioco del Memory
Crea un gioco del memory con carte che riportano nomi comuni e propri. I bambini devono trovare le coppie corrette, abbinando un nome comune con un nome proprio correlato (es. “città” e “Roma”).
3. Completa la Frase
Fornisci frasi incomplete con spazi vuoti da riempire con nomi comuni o propri. Ad esempio: “Il ____ (nome comune) di Maria è molto dolce.” “Il cane di ____ (nome proprio) è molto dolce.”
4. Racconta una Storia
Chiedi ai bambini di creare una breve storia utilizzando una lista di nomi comuni e propri. Questo esercizio stimola la creatività e aiuta a consolidare la comprensione delle due categorie.
Conclusioni
Le schede didattiche semplificate per i nomi comuni e propri sono un eccellente strumento per l’insegnamento nella scuola primaria. Utilizzando una combinazione di spiegazioni, esercizi pratici e attività interattive, gli studenti possono sviluppare una solida comprensione di questi concetti fondamentali, migliorando la loro capacità di comunicazione e la loro competenza grammaticale.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “Nomi comuni e propri: Schede Didattiche Semplificate, Italiano per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘Nomi comuni e propri’: Italiano per la Scuola Primaria

Che cos’è un nome comune?
Un nome comune è una parola che indica persone, animali, cose o idee in modo generico. Non specifica un individuo unico, ma una categoria o una classe di oggetti. Ad esempio, “gatto”, “sedia”, “scuola”.

Che cos’è un nome proprio?
Un nome proprio è una parola che indica un individuo unico, specifico, tra persone, animali, luoghi o cose. Viene scritto con la lettera maiuscola. Ad esempio, “Marco”, “Fido”, “Roma”.

Qual è la differenza tra un nome comune e un nome proprio?
La differenza principale è che un nome comune indica un tipo generico di persona, animale, cosa o luogo, mentre un nome proprio indica un’entità specifica e unica. Ad esempio, “cane” è un nome comune, mentre “Fido” è un nome proprio.

Perché i nomi propri si scrivono con la lettera maiuscola?
I nomi propri si scrivono con la lettera maiuscola per distinguerli dai nomi comuni e per indicare che si riferiscono a un’entità specifica.

Come posso riconoscere un nome proprio in una frase?
Puoi riconoscere un nome proprio perché inizia sempre con la lettera maiuscola e indica un’entità specifica. Ad esempio, nella frase “Martina va a scuola”, “Martina” è un nome proprio perché si riferisce a una persona specifica.

Tutti i nomi propri sono di persone?
No, i nomi propri possono riferirsi a persone, animali, luoghi, o cose specifiche. Ad esempio, “Italia” è un nome proprio di un luogo, mentre “Simba” potrebbe essere il nome proprio di un leone.

Cosa succede se un nome comune diventa un nome proprio?
Un nome comune può diventare un nome proprio quando viene utilizzato per identificare un’entità specifica. Ad esempio, “fiore” è un nome comune, ma “Fiore” potrebbe essere il nome di una persona o di un’azienda, diventando così un nome proprio.

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