Che giochi fare in classe? Da Platone alla didattica ludica
“Non insegnare le discipline con la costrizione, ma come giocando; potrai così scoprire le tendenze individuali di ciascuno”, scrisse Platone, nel libro La Repubblica. Com’è possibile applicare queste sagge parole del filosofo alla scuola odierna? Come riuscire a fare apprendere giocando senza che ciò causi distrazione? Com’è possibile coniugare questo approccio con le innumerevoli difficoltà che devono affrontare ogni giorno i docenti? Quali giochi proporre? VAI AL CORSO
Le attività ludiche applicate alla didattica
Giochi che consentano di dedicare tempo alla costruzione di relazioni positive, oltre i soliti codici verbali, per favorire tra gli studenti un senso di accoglienza, stupore e voglia di fare insieme, giochi cooperativi mirati alla progressiva costruzione di un clima inclusivo e gioioso su cui poter fondare percorsi di apprendimento efficaci e saper progettare in classe una sessione di giochi.
Le attività ludiche non devono essere bollate come distrazioni, anzi: se sfruttate a pieno, pensate e programmate per fini didattici possono risultare davvero efficaci.
Come scrive Andrea Ligabue, docente
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