Nuovo ministro dell’Istruzione, le frizioni di Forza Italia con FdI potrebbero cambiare tutto (in aggiornamento)
Chi sarà il nuovo ministro dell’Istruzione all’interno del governo di centrodestra? In questi giorni sono stati fatti alcuni nomi dei possibili candidati ma non è da escludere che, alla fine, venga scelto un ‘outsider’, un po’ come avvenne nel 2019 quando a Viale Trastevere salì Marco Bussetti. Quanto accaduto nella giornata di ieri, in occasione dell’elezione del presidente del Senato, potrebbe cambiare lo scenario.
Chi sarà il nuovo ministro dell’Istruzione? Lo scenario potrebbe cambiare
Il totoministri rivolge la propria attenzione, soprattutto, ai Ministeri più ‘importanti’, come quello dell’Economia e delle Finanze, degli Interni o quello degli Esteri. Si parla poco di colui che prenderà il posto di Patrizio Bianchi a Viale Trastevere. Il mancato voto di Forza Italia al neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, potrebbe ripercuotersi anche sulla scelta del prossimo ministro dell’Istruzione. Come è noto, il dicastero di Viale Trastevere sarebbe dovuto toccare a Forza Italia: inizialmente, con la spinta di Silvio Berlusconi, il nome in pole era quello di Licia Ronzulli ma ora la situazione è completamente cambiata. Ieri, il leader di Forza Italia ha ufficialmente dichiarato che ‘Licia Ronzulli non sarà ministro’. Si è parlato, sempre rimanendo in tema FI, anche di Anna Maria Bernini che, però, potrebbe diventare il nuovo ministro dell’Università e della Ricerca.
Se Forza Italia verrà tagliata fuori dalla corsa per il dicastero di Viale Trastevere, il Ministero potrebbe essere affidato alla Lega, con candidato numero 1 Mario Pittoni. Il responsabile del Dipartimento Istruzione del partito guidato da Matteo Salvini risulterebbe abbastanza gradito dal mondo scolastico, a motivo della sua grande esperienza e della sua pluriennale lotta a favore dei precari. L’alternativa leghista è rappresentata da Giuseppe Valditara, professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.
Spuntano nuovi nomi: Elena Donazzan, Paola Frassinetti e Ilaria Cavo
Secondo quanto riporta il quotidiano ‘La Stampa’, sono spuntati anche i nomi di Elena Donazzan (assessore all’Istruzione e al Lavoro della Regione Veneto), Paola Frassinetti (deputata di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Istruzione) e Ilaria Cavo (dal 2015 ha ricoperto presso la Regione Liguria incarichi come la gestione degli assessorati ai Rapporti con il Consiglio regionale e Comunicazione istituzionale, Politiche Giovanili, Scuola, Università e Formazione, Sport, Cultura e Spettacolo, Pari opportunità).
Non è da escludere, però, che possa uscire un nome ‘a sorpresa’, di quelli che non ti aspetti, un ministro tecnico o, magari, legato al mondo della scuola e dell’università. Ciò che appare certo è che la scuola ha bisogno, finalmente, di un nuovo ministro che ‘conosca’ a fondo le problematiche e che possa trovare subito delle soluzioni opportune.