Assistente amministrativo assunto con co.co.co, il MI adesso condannato a versare 70 mila euro

Certamente destinata a far discutere la sentenza con cui il Tribunale di Roma ha condannato il Ministero a versare quasi 70 mila euro ad un assistente amministrativo, riconoscendo la natura subordinata del rapporto di lavoro intercorso tra il medesimo e il Ministero dell’Istruzione, che lo aveva assunto con un contratto di “co.co.co”.

Le ragioni del ricorso

Se è vero che il Ministero ha provveduto – seppure tardivamente – alla stabilizzazione dei lavoratori originariamente assunti con contratti di co.co.co., è anche vero che per svariati anni costoro sono stati privati di molti diritti, sia sul piano normativo (permessi e assenze), sia su quello retributivo.

Il dipendente ha sostenuto che il lavoro svolto con continuità per molti anni fosse in realtà  un lavoro subordinato e che pertanto aveva diritto ad un normale stipendio, oltre a tredicesima, Cia, ecc.

Lavoro autonomo e lavoro subordinato

La distinzione tra lavoro autonomo e

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