Il ministero del Merito significa più scuola-azienda e competizione sfrenata? Per il professore Nuccio Ordine sarebbe antieducativo
Sta provocando reazioni a catena la decisione del Governo di inserire la parola Merito nel nuovo ministero dell’Istruzione. “Aver coniugato Istruzione e merito è un messaggio politico chiaro”, ha detto il neo numero uno del dicastero di Viale Trastevere Giuseppe Valditara. A leggere le dichiarazioni dei vari addetti ai lavori, però, l’interpretazione non è proprio così univoca. Il Merito, ad esempio, va applicato al personale e quindi alla carriera? Oppure al reclutamento e quindi ai concorsi? O, ancora, alle valutazioni degli studenti?
A chiederlo è anche Nuccio Ordine, professore di letteratura italiana all’Università della Calabria. “Cosa significa merito? Se significa essere contro i privilegi di sangue e di casta, è una buona idea”, dice l’accademico all’Ansa.
Il docente universitario ricorda che “in una scuola concepita come azienda, il merito viene misurato con parametri totalmente antieducativi. Un parametro è la velocità: c’è addirittura un disegno di legge che riduce …..
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