Se leggi sei forte!
Le classi seconde della scuola secondaria di primo grado hanno inaugurato la nona edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole.
Come ogni anno l’Istituto comprensivo “A.Gramsci”, all’interno del progetto lettura, ha aderito a tutte le più importanti iniziative di promozione alla lettura promosse dal Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’istruzione.
Tema istituzionale di questa edizione è Se leggi sei forte! Chi legge è al sicuro, sa come reagire contro le ingiustizie perché è armato di idee, di parole.
La lettura ci rende forti e consapevoli e per questo liberi. Partendo dalla tematica ufficiale i docenti della scuola secondaria di primo grado hanno proposto ai loro studenti e studentesse la lettura del libro di Andrea Franzoso “Ero un bullo” edito da DeAgostini”.
La narrazione ha catturato sin dalle prime pagine l’attenzione dei ragazzi che hanno trovato la storia di Daniel, protagonista della vicenda, avvincente e nello stesso tempo ricca di stimoli e riflessioni.
Le parole hanno un grande potere, possono tutto, sono armi che potrebbero ferire ma anche salvare, come è accaduto a Daniel.
Daniel è uno di quei ragazzi che senza le parole, senza i libri e senza alcuni incontri fortunati si sarebbe perso inseguendo cattive compagnie ed attraversando strade sbagliate e piene di insidie.
Vive nella periferia di Milano, nella sua famiglia il clima è teso, i soldi sono pochi e i litigi continui.
Daniel cresce nei cortili delle case popolari. Le aspettative su di lui sono altissime e non vuole deluderle. Ma quando, durante una partita, Daniel manca il goal decisivo, il sogno di diventare un calciatore famoso è infranto per sempre. Alle medie Daniel è un bullo temuto da tutti, carico di rabbia e aggressività. Sente che l’unico modo per guadagnarsi il rispetto è incutere paura e non temere niente, neanche di fare un colpo in banca. Poi arriva il carcere ma fortunatamente Daniel trova la strada giusta e a guidarlo verso la fine del tunnel saranno anche le parole.
“L’unico sollievo arrivava dai libri. (…) In ogni libro ritrovava qualcosa di sé: magari nella descrizione di una scena simile a qualcosa che aveva vissuto o in un aspetto del carattere di un personaggio. Ancora una volta per dare un nome a ciò che sentiva dentro di sé aveva bisogno delle parole degli altri. E così leggeva per orientarsi, per trovare l’uscita dal labirinto in cui si sentiva imprigionato”.
“Il problema era che ogni tanto il suo discorso sembrava incepparsi: gli mancavano le parole. Daniel si rese conto che il suo linguaggio non riusciva a descrivere appieno ciò che sentiva. (…) Senza le parole, non soltanto non era in grado di esprimersi e di comunicare, ma non riusciva nemmeno a pensare. Il risultato? La realtà che lo circondava gli risultava incomprensibile. E lui ne soffriva, si arrabbiava”.
Un giorno provò a chiedere consiglio a Serafina: “Le parole che non ho, come faccio ad impararle?”. “Devi leggere, Daniel” (…) “Senza le parole quello che rimane è la violenza”.
Gli alunni delle classi seconde durante la settimana di Libriamoci sono stati impegnati in Aula Magna in una staffetta letteraria e in una serie di attività laboratoriali attraverso le quali hanno approfondito ed esaminato i passi più significativi del testo.
Quest’anno il nostro Istituto ha aderito anche a Libriamoci off, il viaggio nelle parole proseguirà infatti fino al maggio dei libri. Ci aspetta un anno ricco di avventure!
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