Scuola senza voti, una paritaria punta sulla valutazione dialogica e suggerisce ai genitori di non mostrare la pagella ai figli
Continua il dibattito a proposito della possibilità di valutare gli studenti con metodi alternativi ai voti numerici. Da quando un’intera sezione del liceo Morgagni di Roma ha avviato una sperimentazione. Prima della loro pubblicazione le valutazioni vengono discusse in classe: i docenti non si limitano quindi ad assegnare un numero o una dicitura ma si impegnano a spiegare agli alunni il motivo della valutazione, offrendo loro spunti per rifletterci e per migliorare, con la collaborazione dei compagni.
Il modus operandi della scuola
In un altro istituto, paritario, tutto ciò è realtà da tempo. La scuola primaria e secondaria di primo grado Don Oreste Benzi di Forlì, ha avviato un esperimento simile già nel 2017. Qui si è scelto di utilizzare il metodo di valutazione dialogico, che non si basa sulla misurazione ma sulla valorizzazione, accostato a quello dell’autovalutazione, che aiuta gli studenti a maturare la consapevolezza
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