I suoni del Natale
ARTICOLO SCRITTO DA: GABRIELLA PERUGINI FORMATRICE SCUOLA OLTRE
I suoni del Natale
Ogni periodo dell’anno è accompagnato da un corredo di suoni e colori: la primavera è ricca di tonalità pastello e uccellini cinguettanti, Halloween è tutto arancione e nero in un’atmosfera di suoni cupi e spaventosi, Natale è verde e rosso con un tripudio di campanellini e melodie tradizionali.
Anche a scuola sfruttiamo ogni momento del calendario per proporre attività visive e sonore a tema. Il periodo natalizio è quello più amato da grandi e piccini: l’hanno capito molto bene anche gli esercizi commerciali che ci invadono di canzoncine e di luci scintillanti dal mese di novembre fino alla Befana!
Dal punto di vista didattico è di rito presentare ai bambini ogni anno una bella attività musicale e sempre più spesso sono richieste le cosiddette “canzoni neutre” senza alcun riferimento religioso nel testo, in nome del rispetto per tutte le religioni.
Se desideriamo, abbiniamo una “canzone neutra” che parli di luci, palline colorate, alberi di Natale e renne all’ascolto delle melodie della tradizione che in ogni posto del mondo risuonano ogni anno.
I bambini più grandi della Scuola Primaria impareranno a comprendere storicamente i contenuti delle canzoni e li potranno catalogare come testi della tradizione natalizia, senza con questo dover abbracciare un qualsivoglia credo religioso.
Tornando alle canzoni che conoscono chiunque, la prima in classifica è sicuramente Jingle Bells. Ma intorno a questa canzone c’è una storia molto curiosa che forse non tutti conoscono.
Jingle bells è stata composta da James Pierpont nel 1850 nella Taverna Simpson, senza pensare minimamente a Babbo Natale e alla slitta trascinata dalle renne. In effetti il celebre ritornello fu ispirato da un evento che si svolgeva ogni anno a Medford in Massachusetts: la corsa delle slitte trascinate da un cavallo. Il tintinnio però non era quello dei campanelli della slitta, bensì il suono del ghiaccio contenuto nei bicchieri durante i brindisi nella taverna. Inizialmente il testo era piuttosto irriverente ma l’autore lo modificò immaginando che potesse essere eseguito in occasione della popolare Festa americana del ringraziamento. Quando fu eseguita pubblicamente per la prima volta ottenne un successo enorme, grazie anche alla fortunata melodia del ritornello costituita dalle tre note ribattute con la caratteristica sequenza ritmica “TITTI TA, TITTI TA”.
Un amico di Pierpont ebbe un’idea molto felice suggerendo al compositore il titolo, Jingle Bells, che evocava con immediatezza il suono dei campanellini di Santa Claus: qualche anno dopo fu pubblicata con l’aggiunta di alcune modifiche melodiche e armoniche nella versione che conosciamo ancora oggi.
Navigando in rete troviamo la celebre melodia tradotta in tantissime lingue, diventando così l’emblema musicale del Natale in tutto il mondo.
Cantiamola allegramente, anche a scuola, accompagnando il ritornello con il suono di sonagli e campanellini, alternando strofe in italiano e in inglese per far memorizzare testi in lingua straniera sfruttando il supporto della melodia e del ritmo.
Un’altra storia curiosa è legata a una melodia natalizia americana molto conosciuta: White Christmas che possiamo ascoltare nella calda interpretazione di Bing Crosby:
Ascoltandola percepiamo un senso di malinconia e di tristezza che stride con l’allegria natalizia. Il motivo è racchiuso nel cuore del compositore bielorusso naturalizzato americano Irving Berlin che, quando la compose, non aveva alcun motivo per festeggiare perché un evento luttuoso lo aveva colpito drammaticamente proprio il giorno di Natale del 1928: la perdita del figlioletto appena nato. Nonostante il tono così sofferente, fu registrata magistralmente da Bing Crosby e in breve tempo divenne molto famosa.
In rete si trova testimonianza di un’originalissima versione duettata con Bing Crosby e Frank Sinatra, le due leggende della musica di quel tempo, da non perdere!
La modalità triste e nostalgica della melodia si prestò anche a un utilizzo militare assolutamente non natalizio: durante la guerra del Vietnam veniva intonata dall’esercito come codice segreto per evacuare Saigon.
PROPOSTA OPERATIVA per il periodo natalizio
Dopo aver curiosato fra le righe delle due più celebri canzoni di Natale attingiamo al vasto repertorio natalizio scegliendo due canzoni di andamento contrastante.
Per esempio: “Jingle bell” e “Piva”, “White Christmas” e “Oh albero” oppure “Tu scendi dalle stelle” e “We wish you a Merry Christmas”.
Se sappiamo utilizzare una semplice applicazione per tagliare le tracce musicali come Audacity, componiamo un puzzle alternando brevi frasi di una canzone e dell’altra. Facciamo ascoltare singolarmente ognuna delle due canzoni scelte e chiediamo ai bambini di interpretarle con il movimento. Commentiamo l’esperienza cercando di evidenziare le differenze di velocità e andamento. Definiamo i due diversi andamenti e presentiamo ora il brano fatto “a pezzi”: durante l’ascolto la classe esprimerà con il corpo le musiche che sente prestando attenzione allo stacco fra una melodia e l’altra.
Se non abbiamo la possibilità di comporre un puzzle musicale, passiamo a piacere da una traccia all’altra, meglio se con 2 dispositivi differenti e otterremo un risultato simile. Ci saranno inevitabili momenti tecnici di silenzio durante i quali chiederemo ai bambini di rimanere immobili come statue fino all’inizio della musica, così avremo tempo per cambiare traccia e la classe dovrà essere attenta anche al terzo elemento musicale: il silenzio.
Anche quest’anno nelle nostre classi risuoneranno le melodie natalizie e, grazie alla musica, riusciremo a creare la magica atmosfera del Natale!
Buone feste a tutti!!!
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