Liti tra studenti? Nessun problema, ecco il Tribunale di mediazione, un’aula per sanare le controversie interne. L’idea di una scuola per abolire note e punizioni

Un’aula di tribunale

In questi ultimi mesi sono tantissime le notizie su discordie tra studenti o tra studenti e docenti, che hanno fatto il giro del web. Se da un lato l’episodio viene denunciato, dall’altro raramente porta a un vero e proprio risvolto educativo. Da qui nasce l’idea di una scuola di Treviso, l’Istituto superiore Besta, dove è stata creata l’aula di mediazione, un vero e proprio mini Tribunale composto da professori e studenti per risolvere le controversie interne.

La dirigente: “Note e punizioni non funzionano”

La dirigente scolastica, Renata Moretti, ha spiegato al Corriere del Veneto che “in un periodo in cui insorgono conflitti per banalità causati dalla mancata socializzazione dei ragazzi a seguito della pandemia, vogliamo fare la differenza. Le note e le punizioni non funzionano. Bisogna trovare un modo diverso di fare educazione, visto che la scuola ha tra i propri compiti quello formativo, dopo

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