La persona dell’anno? Il giovane Lorenzo Parelli ucciso da una trave in azienda, L’Espresso: fallimento della scuola che forma in luoghi insicuri
“La persona dell’anno è Lorenzo. Il nome che tutti dovremmo ricordare perché rappresenta il fallimento di una società precaria che non è riuscita a proteggere un giovane. Di una scuola che è costretta a formare gli studenti in luoghi non sempre sicuri. Del mondo del lavoro che continua a mietere vittime”: inizia così l’editoriale di Lirio Abbate, direttore de L’Espresso, incentrato sull’assurda morte di Lorenzo Parelli, travolto a soli 18 anni da una putrella all’interno di un’azienda meccanica della provincia di Udine che produce bilance stradali: il numero del settimanale in uscita domenica ha in copertina la sua foto in montagna.
Era il 21 gennaio di quest’anno quando sul ragazzo si è abbattuta una trave d’acciaio, nell’ultimo giorno di stage nella ditta dove svolgeva il tirocinio previsto dal suo corso di studi, gestito dal Centro di formazione professionale dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine.
Il nome di Lorenzo, scrive Abbate,