SBC: tra qualche anno non si troveranno insegnanti se non li assumiamo subito

Il precariato  scolastico docente ma  anche ATA da almeno 10 anni è negli studi degli avvocati e nelle aule della

giustizia amministrativa  e non più nelle aule parlamentari, nelle commissioni cultura di Camera e Senato , a Viale

Trastevere o a  Palazzo Chigi.

Il precariato è  diventato un mercato delle vacche  per gli uffici legali e per i ricorsifici, ci sono quelli che

propongono ricorsi su tutto, anzi aspettano un provvedimento di legge, un emendamento, perché  ormai si

legifera sul precariato per emendamenti,   per pubblicizzare  una volta che il DL è  in GU,  ancor prima della legge

di conversione,  il loro vasto  catalogo di ricorsi, a volte su  un singolo  provvedimento propongono anche più  di

dieci  diversi tipi di ricorsi.

La soluzione del precariato è esclusivamente  POLITICA e questo non è  dire una banalità in quanto tra qualche anno  noi avremo bisogno di insegnanti e non solo di insegnanti STEM, il meccanismo domanda e offerta presto si invertirà di segno  e sarà difficile trovare giovani laureati  disposti a insegnare  anche perché il Sud non sarà più il  bacino di insegnanti per il Nord est e il Nord ovest e per  il Centro del Paese.

C’è bisogno di una fase transitoria ben più ampia e articolata di quella prevista dal  PNRR  da parte del governo Draghi per assumere i trentacinquenni e i quarantenni e  per garantirci insegnanti stabili   nelle classi nei prossimi 25 anni, si tenga conto che tra 5 anni andranno un pensione 250.000 insegnanti e tra 10 anni  500.000, mentre  le cattedre si troveranno per il  turn over  anche al Sud, dove la popolazione degli insegnanti è più vicina  alla pensione.

Inoltre i giovani non saranno più disposti a lavorare al Nord come lavoratori poveri.

La differenza tra un  Politico e  uno Statista   è  che il politico ha l’orizzonte che non va al di là  del proprio naso e dell’interesse contingente della sua parte politica con un occhio sempre rivolto ai sondaggi.

Lo  Statista invece ha lo sguardo lungo,  proiettato almeno su un decennio. Per il precariato ci vorrebbe una visione da Statista? L’ha Valditara? Giorgetti? Meloni? A leggere la legge di bilancio 2023 non si direbbe.

I Ministri pro tempore  al servizio del Mef e  di Confindustria  e di Bruxelles non sono stati politici accorti, qualcuno è  stato addirittura  un non ministro  o un ingenuo esibizionista  men che mai sono stati degli Statisti, hanno sul precariato fatto propaganda ( vedi recente campagna elettorale dei partiti  nel luglio /agosto/ settembre)  scorso) ma la realtà è  che tra settembre e ottobre gli ambiti territoriali provinciali hanno  stipulato 200.000 contratti a tempo  determinato per l’a.s. 22/23.

Libero Tassella SBC

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