Con la Carta del docente si comprano calendari sexy e di cani che s’accoppiano, disco rosso per stampanti, scanner e pen drive -LA CONTRADDIZIONE

Il docente italiano che vorrebbe utilizzare la Carta del docente da 500 euro per comprare una stampante (a meno che non sia 3D!), uno scanner o una webcam può mettersi l’anima in pace. E anche chi siede dietro la cattedra stabilmente e pensava di catalogare i compiti dei propri alunni in un hard disk o in una pen drive. Oppure di coprire le spese per i “giga” utilizzati per connettersi ad Internet e fare corsi di aggiornamento. Nulla di nuovo, insomma. Perché tranne il periodo di massima pandemia, quando le scuole sono state costrette ad attivare la didattica a distanza, il ministero dell’Istruzione non ha mai considerato questi strumenti utili all’aggiornamento professionale. Così come accaduto nell’anno che sta per terminare, pur trattandosi di strumenti fortemente connessi all’insegnamento, centinaia di migliaia di docenti di ruolo saranno costretti anche nel 2023 a rinunciarvi (se volevano usare i 500 euro

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