Scoppia petardo a scuola, il docente ferito è all’ospedale e non sente da un orecchio. L’autore del gesto sarebbe uno studente

Ci sono alcuni aggiornamenti sul caso del docente ferito da un petardo vicino alle scale della propria scuola, l’istituto alberghiero Rossini di via Terracina, a Bagnoli, vicino Napoli. Il caso è stato trattato da varie testate, tra cui Fanpage.it e NapoliToday.

A quanto pare il responsabile del gesto ignobile sarebbe uno studente, che avrebbe lanciato l’ordigno, una bomba carta, dalla tromba delle scale. L’esplosione avrebbe danneggiato dei gradini e ferito alle gambe il docente che si trovava lì vicino. La prognosi per lui è di 3 giorni.

Tutto sarebbe avvenuto lo scorso 19 dicembre, intorno alle 9:30. Lo scoppio ha fatto spaventare i presenti, che hanno pensato ad un terremoto. A quanto pare il docente si trova ancora in ospedale. A dirlo è il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli su Facebook, che ha riportato quanto gli è stato detto da uno studente

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È successo all’ Istituto Alberghiero  G. Rossini di Napoli.
La violenza nelle scuole sta diventando un problema che non soltanto bisogna prevenire ma  cominciare una buona volta a reprimere in modo significativo, un comportamento lassista , buonista e sempre pronto a giustificare gli alunni  sta determinando una situazione insostenibile:  dagli atti di vandalismo alle aggressioni verbali e fisiche a docenti e personale ATA da parte di studenti e genitori.
Non si può e non si deve ancora tollerare, non si deve più giustificare, non servono parole o progetti  ma azioni, bisogna cominciare a denunciare la situazione dall’interno delle scuole.Ad esempio,  non ci risulta che ci sia stata neanche  una lettera di solidarietà nei confronti del docente trentanovenne che è stato vittima da parte del personale docente e ATA dell’istituto.
Mi domando cosa sarebbe successo se il petardo fosse scoppiato sulla testa o sulla gamba del docente.Forse si sta aspettando il morto per cominciare ad agire e forse non servirà neppure quello.
SBC  di seguito fa suo l’intervento  del deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi Sinistra  pubblicato  dal parlamentare sul suo gruppo Facebook.
Libero Tassella. SBC
“Panico e paura all’istituto alberghiero Rossini di via Terracina. Bomba carta fatta esplodere durante le lezioni. Ferito un docente alla gamba. Borrelli e Simioli: “Il colpevole va individuato e punito, ha rischiato di uccidere. Le scuole devono tornare ad essere sicure. Massima allerta sui petardi.”
È stata una mattinata di paura quella del 19 dicembre all’Istituto alberghiero Rossini di via Terracina, tra Bagnoli e Fuorigrotta.Verso le 9,30 studenti e docenti hanno avvertito un forte boato e così nella mente di tutti è scattato l’allarme Solfatara. Invece si trattava di una bomba carta fatta esplodere da un alunno che dall’alto l’ha gettata sulla tromba delle scale.Il risultato di quel gesto vandalico: gradini danneggiati ed un docente ferito alle gambe che ha avuto 3 giorni di prognosi.
“Un ragazzo ha fatto esplodere un petardo sulle scale dell’istituto alberghiero Rossini di via Terracina colpendo un professore che ora sta in ospedale e che non si può muovere perché è stato colpito dalle schegge di uno scalino alla gamba. A causa della botta non sente ancora ad un orecchio.”- è stato il racconto di uno dei ragazzi della scuola che si è rivolto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
Sul posto dell’incidente è intervenuta la Polizia di Stato per effettuare i rilievi. Non è escluso che si possa risalire agli autori dell’atto vandalico grazie alle telecamere esterne dell’istituto.
“Ci auguriamo che si possa risalire agli autori di questo gesto irresponsabile, assurdo e vigliacco. Una volta individuati dovranno essere puniti molto severamente, hanno rischiato di far male a molte persone, anche di uccidere quel docente.”- dichiarano Borrelli ed il conduttore radiofonico de la Radiazza Gianni Simioli- “Troppo spesso scuola e vandalismo vanno a braccetto, bisogna rimediare. Le scuole devono essere dei luoghi sicuri, anche così si combatte la dispersione scolastica. Servono molti più controlli ed anche interventi più duri nei confronti di chi mette in pericolo l’incolumità altrui o commette azioni sconsiderate. Inoltre avvicinandoci al 31 dicembre aumenteranno in modo considerevole gli episodi legati a petardi e botti, per cui chiediamo la massima allerta.”.
Francesco Emilio Borrelli