Sono circa 18 mila i candidati dei concorsi infanzia e primaria del 2016, del concorso straordinario 2018 e del concorso ordinario 2020 in attesa del ruolo, come evidenziano i dati rilevati da FLC CGIL, che ha elaborato un’ottima tabella suddivisa per singola regione.
Il maggior numero di candidati in attesa è relativo alla scuola primaria (più di 10 mila), dove ci sono ancora alcuni candidati del concorso 2016 in attesa.
Com’è possibile comprendere facilmente, mentre in alcuni casi è facile prevedere, anche grazie al numero di pensionamenti previsti per il prossimo anno scolastico, che gli ultimi idonei saranno assorbiti prontamente, in altri casi, al contrario, l’assunzione avverrà in tempi molto più lunghi.
Come evidenzia la stessa FLC CGIL, i dati evidenziano una palese discrasia tra Nord e Sud: mentre nelle regioni settentrionali le graduatorie sono state ampiamente usate e rimangono da usare solamente le graduatorie del concorso ordinario 2020, invece in alcune regioni meridionali l’attesa sarà decisamente più lunga. Rimangono, infatti, residui del concorso del 2016 in Campania e in Molise per la scuola primaria, residui del concorso straordinario 2018 in Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sicilia sia per la scuola primaria che per la scuola dell’infanzia, residui del concorso straordinario 2018 per la sola scuola dell’infanzia in Veneto e Puglia, 2 residui del concorso straordinario 2018 per la scuola primaria in Sardegna.
Il quadro dei pensionamenti stimati per il 2023/24 può aiutare a comprendere le speranze di immissione in ruolo per chi ancora attende. Come evidenzia il sindacato, tuttavia, sarà necessario attendere gli esiti della mobilità previsti per la fine della primavera per comprendere le effettive possibili di assunzione degli idonei.

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