Asili aperti fino a fine luglio: una decisione che nega il valore della scuola dell’infanzia e alimenta l’astio sociale verso i docenti

Le numerose lettere e riflessioni scritte dalle insegnanti della scuola dell’infanzia non hanno sortito alcun effetto nel mondo politico e men che meno nella società. Anzi potremmo dire che l’astio sociale nei nostri confronti sia aumentato e sia sostenuto anche dall’agire politico.

‘I dadi ormai sembrano tratti’, dal 2024 entrerà in vigore l’apertura per undici mesi della scuola dell’infanzia. Di fronte a questa decisione, tutt’altro che condivisa e teoricamente fondata, si potrebbe controbattere con due semplici domande: conoscete bene la scuola dell’infanzia? Quanto valore le attribuite?

Ormai è chiaro che ‘non ci siano paletti burocratici / legislativi’ che possano fermare queste decisioni prese dall’alto. Proprio perché non ci sono questi ostacoli tutto sembra lecito, corretto e teoricamente fondato. A quale appiglio ci possiamo appellare come insegnanti per difendere la nostra scuola dell’infanzia? Ad alcuni termini come: valore, principio.

La società odierna è abituata a mettere da parte

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