Il 9 gennaio si torna tutti a scuola, poco personale e rischio freddo per termosifoni “indeboliti” e finestre aperte: “vestitevi a cipolla” -IL PUNTO
Lunedì 9 gennaio tornano sui banchi di scuola oltre otto milioni di studenti e più di un milione di dipendenti tra docenti, Ata e presidi: dopo ben 16-17 giorni di festività natalizie, il ritorno in classe dovrebbe rivelarsi soft. Ma nei giorni successivi l’impegno si prevede più intenso. I dirigenti scolastici, i docenti coinvolti e le segreterie saranno infatti chiamati a lavorare sui cospicui fondi che arriveranno dal Pnrr: spetterà loro gestire i corposi finanziamenti Ue, che alle superiori vanno in media tra i 200 mila e i 300 mila euro considerando i vari progetti per digitalizzare gli istituti e a sostegno dell’orientamento, della lotta alla dispersione e dell’edilizia scolastica.
Niente personale aggiuntivo
Le scuole non potranno contare nemmeno sull’organico aggiuntivo, chiesto a gran voce da sindacati e alcuni politici: negli ultimi due anni era stato introdotto per fronteggiare il Covid, mentre quest’anno né il governo Draghi