Classi di concorso, risorse, Patto per la scuola: la nuova istruzione
Scuola in rivoluzione: firmato il “Patto per la scuola”, definite la classi di concorso interessate alla modalità semplificata del concorso scuola ordinario. Tante news sul mondo scuola che continua a cambiare volto.
Le classi di concorso
Le classi di concorso interessate alla modalità semplificata del concorso scuola ordinario che dovrebbe tenersi tra giugno e luglio sono quelle riportate nella tabella del decreto Sostegni bis e nel dettaglio:
CLASSE DI CONCORSO/TIPOLOGIA DI POSTO NUMERO POSTI
A020 – FISICA 282
A026 – MATEMATICA 1005
A027 – MATEMATICA E FISICA 815
A041 – SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE 903
La prova scritta del concorso scuola ordinario con la modalità semplificata sarà computer–based e consiste nella somministrazione di 50 quesiti: 40 dei quali vertenti sui programmi previsti dall’allegato A al decreto del Ministro dell’istruzione 20 aprile 2020, n. 201 per la singola classe di concorso; 5 sull’informatica; 5 sulla lingua inglese. Tutto entro il 31 agosto, perché dal 1° settembre scatterebbero le assunzioni.
Il Patto per la scuola
Un importante documento di impegni per il rilancio della scuola e la valorizzazione del personale scolastico. Secondo il Patto INFATTI, “il Ministero dell’istruzione e le OO.SS. concordano di garantire un’efficace programmazione e gestione dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome. Attraverso nuove procedure di reclutamento finalizzate ad assicurare la presenza di ogni figura professionale prevista dall’organico il primo settembre di ogni anno. Per superare la difficoltà della ripresa annuale delle attività scolastiche, determinata dal numero di posti di personale dirigente, docente e ATA, DSGA e personale educativo non coperto dal personale di ruolo”.
Precariato e sicurezza
No al precariato: secondo le note del Patto occorre “rendere le procedure per il reclutamento del personale scolastico regolari, per la selezione delle migliori competenze, perseguendo l’obiettivo di non alimentare il precariato”. E inoltre: “garantire la sicurezza degli ambienti scolastici. Prevedere efficaci politiche salariali per la valorizzazione del personale dirigente, docente e ATA, con il prossimo rinnovo del contratto, tramite le risorse di cui al Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”. E ancora: “operare, in coerenza con le previsioni del PNRR, per la riduzione del numero di alunni per classe e per istituzioni scolastiche, a partire dal prossimo anno scolastico”.
Il ministro Bianchi
Sono convinto che la via intrapresa, quella del dialogo e del Patto – ha dichiarato il ministro – resti la via necessaria per trovare delle soluzioni per il Paese. Questo Patto è la base per gli sviluppi successivi. Vogliamo andare avanti e quindi prendiamo questo come un punto di partenza, che abbiamo costruito insieme, per rimettere la scuola al centro”.
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