Nati sotto il segno dei libri!

Il progetto lettura dell’Istituto “A. Gramsci” dal titolo Nati sotto il segno dei libri da diversi anni focalizza l’attenzione sull’importanza della lettura ad alta voce e sui numerosi benefici ad essa collegati.

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I bambini e i ragazzi riescono più facilmente a leggere da soli ciò che hanno già sentito leggere ad alta voce. Questo passaggio di competenze dall’insegnante all’allievo costituisce ciò che Lev Vygotsky chiama “la zona di sviluppo prossimale” In altre parole, il lettore potenziale diventa gradualmente un apprendista lettore.

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Leggere ad alta voce ai bambini è fondamentale per aiutarli a diventare lettori ed è necessario lungo tutto il percorso scolastico e non solo nelle fasi iniziali di apprendimento della lettura come sottolinea Aidan Chambers nel libro “Il lettore infinito”.

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Le recenti ricerche nel campo delle neuroscienze consentono di intravedere ciò che accade nel cervello mentre stiamo leggendo. E ci confermano, come l’esperienza ha sempre mostrato, che leggere ad alta voce è importante per una molteplicità di ragioni.

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Ascoltare chi legge produce una serie di benefici interni ed esterni rispetto al percorso educativo e scolastico. 

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L’ascolto della lettura ad alta voce favorisce lo sviluppo delle funzioni cognitive fondamentali, facilita lo sviluppo delle capacità di riconoscere le proprie ed altrui emozioni, facilita lo sviluppo di abilità relazionali, incrementa notevolmente il numero di parole conosciute, aiuta nella costruzione della propria identità, favorisce lo sviluppo del pensiero critico, favorisce l’autonomia di pensiero.

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Tutto questo di fatto stimola un rendimento scolastico positivo, nonché lo sviluppo delle competenze per la vita.

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Il progetto lettura d’istituto pone al centro la lettura ad alta voce che diventa pratica quotidiana anche perché rappresenta un momento fondamentale di condivisione di un’esperienza.

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Leggere ad alta voce vuol dire stare insieme e non c’è niente che unisca di più della condivisione delle proprie esperienze immaginarie.

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Grazie, inoltre, alle numerose iniziative promosse dal Cepell, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il nostro Istituto ha avuto l’opportunità di sperimentare la pratica della lettura ad alta voce partecipando a diverse iniziative nazionali. Ricordiamo per esempio il Festival della lettura ad alta voce e Libriamoci.

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Gli alunni delle classi 1, 2 e 3 D della scuola secondaria di primo grado dall’inizio dell’anno hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con la lettura ad alta voce svolta dalla professoressa di italiano Barbara Pedrazzi con diversi testi.

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I romanzi che hanno maggiormente attirato l’attenzione fino ad ora sono stati: “Ero un bullo” di Andrea Franzoso, “Frankenstein” di Mary Shalley, “Dieci lezioni sulla poesia. L’amore e la vita” di Bernard Friot, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Luis Sepulveda e “Kafka e la bambola viaggiatrice” di Jordi Sierra I Fibra.

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Anche gli alunni delle classi 2 F, con la professoressa di italiano Cinzia Pedrazzi, stanno affrontando un laboratorio di lettura ad alta voce proprio sul tema delle parole. I romanzi presi in considerazione “La grammatica è una canzone dolce” e “La fabbrica delle parole” dello scrittore francese Erik Orsenna, sono dei racconti poetici sul vero significato delle parole, della fantasia e della creatività del linguaggio.

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I ragazzi della 3 F, invece, contemporaneamente al laboratorio di scrittura creativa sulla poesia, inizieranno il percorso di lettura ad alta voce della raccolta poetica “Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei Jeans” di Chiara Carminati proprio perché come dice la scrittrice Donatella Bisutti  “La poesia salva la vita”.

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Questa pratica quotidiana è molto apprezzata ed attesa dagli alunni e rappresenta un momento delle lezioni fortemente inclusivo e partecipato. Attraverso la condivisione la lettura diventa un’attività sociale. L’obiettivo è quello di insegnare ai lettori a parlare dei libri letti in modo competente. Questa è un’arte complessa, un ruolo centrale in questo processo è affidato all’adulto che deve mettere in atto strategie ed azioni per rendere la lettura possibile. 

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Questo è dunque l’obiettivo principale che vuole perseguire il progetto lettura d’Istituto. 

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Gli alunni sono sollecitati a parlare dei libri con l’approccio “Dimmi” – conosciuto nel mondo anglosassone con il nome “Tell me” – e sono abituati a scegliere i libri in mostra, ad esplorarli in piena libertà, hanno spazi dedicati alla lettura, un taccuino del lettore nel quale scrivere delle loro letture e prendere appunti perchè dimenticare è parte integrante del leggere, hanno l’opportunità di incontrare autori ed editori ed infine sono i protagonisti di laboratori creativi ed espressivi. 

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Niente come la lettura di un libro nell’apparente quiete e nel silenzio può dischiudere in modo imprevedibile la vista di nuovi orizzonti di vita” Tullio De Mauro.

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Continua la lettura su: http://www.blogicgramsciaprilia.it/libri-in-cantiere/nati-sotto-il-segno-dei-libri-2/ Autore del post: IC Gramsci - Aprilia Fonte: http://www.blogicgramsciaprilia.it/

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