Stipendi da fame, scarsa considerazione e strutture scolastiche fatiscenti: ondate di scioperi tra i docenti portoghesi
Al rientro delle ferie natalizie, già dal 3 gennaio scorso, il corpo docenti, attraverso le sigle sindacali maggiori del paese, ha dichiarato uno sciopero nazionale immediato con il conseguente blocco del sistema: scuole chiuse, plessi deserti o, in casi estremi, sovraffollamento di aule in caso di docenti rimasti in servizio.
I punti chiave dalla protesta e di un futuro accordo istituzioni – sindacati, è relativo allo status complessivo del corpo docenti: occorre maggiore considerazione, ruolo nel cambiamento e nel progresso, che pare sempre più una questione drammaticamente verghiana. Gli esclusi dai cambiamenti sono sempre coloro che guidano i futuri cittadini alla rispettiva autorealizzazione critica, mentale ed applicativa. Ma ricevono stipendi da fame, scarsa considerazione, lavorano in ambienti difficili e spesso in strutture fatiscenti.
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro le proposte del Governo per la revisione del regime delle assunzioni, attualmente in fase di negoziazione con
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