Scuola media anello debole del sistema, forse va eliminata del tutto. Cristina Costarelli (ANP): “Ci vuole una seria riforma dei cicli”

La “scuola media” (ma dal 2003 si chiama “secondaria di primo grado”) viene considerata spesso responsabile di molti dei problema dell’intero sistema. Da un lato non riesce sempre a raccordarsi con la primaria e dall’altro non è in grado di proporre un’efficace attività di orientamento.
Ne parliamo con Cristina Costarelli, dirigente del Liceo “Newton” di Roma e presidente dell’ANP Lazio.

Si parla con sempre maggiore frequenza di “scuola media” come dell’anello debole del nostro sistema scolastico.  Lei è d’accordo?

Sono d’accordo. La scuola media attuale ha un’impostazione esattamente identica a quella della scuola secondaria superiore (sia come curricolo che come valutazione) ma con alunni che vivono una fase di sviluppo cognitivo non ancora maturo per la frammentazione dei saperi che caratterizza il curricolo della scuola media. L’approccio all’apprendimento, all’età di 11 anni dovrebbe essere ancora impostato per ambiti disciplinari, cosa impossibile con la rigida divisione delle

Related Articles