SBC: bisogna vincolare nella scuola i docenti con contratti a tempo indeterminato altrimenti tra breve saranno introvabili

“Non so più cosa fare, stavo addirittura pensando di andare nelle residenze universitarie a lasciare il biglietto, una ricerca porta a porta insomma”: la dirigente scolastica dell’I.I.S.S. “G. Galilei – R. Luxemburg” di Milano, Annamaria Borando, è alla disperata ricerca di ingegneri per la sua scuola.

Questa affannosa ricerca della DS del Rosa Luxemburg di Milano è per SBC un segnale molto significativo di un qualcosa che andiamo sostenendo ormai da tempo, man mano si sta invertendo il rapporto tra domanda di insegnamento offerta di insegnamento, al momento nel Nord del Paese , complice la diffusa burocrazia scolastica, l’organizzazione iper gerarchica delle scuole dei DS, il progressivo venir meno per motivi economici del flusso di insegnanti provenienti dal Sud disposti a lavorare per mantenersi lontano da casa in condizioni quasi di povertà o a trasferirsi, l’appiattimento retributivo che viene confermato ad ogni rinnovo di contratto , lo scarso appeal sui giovani di una professione che non gode di nessuna considerazione sociale e che sta diventando anche pericolosa come per i medici del pronto soccorso i cui concorsi sono ormai disertati.

Poi i docenti sono considerati degli sfigati, dei falliti e questo che pensa l’opinione pubblica dopo anni di campagne denigratorie.

Tra 10 anni non tra un secolo 500.000 insegnanti in Italia andranno in pensione, allora non solo gli ingegneri meccanici saranno introvabili ma anche insegnanti di altre materie e di altri ordini e gradi di scuola da italiano a matematica da Diritto a Inglese, già da ora è difficile trovare insegnanti nella scuola primaria in molte zone del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della Toscana, lo sanno bene i DS delle scuole di questi territori.

Se non si assumono subito con procedure da iscrivere in una fase transitoria di reclutamento e non si vincolano con un contratto a tempo indeterminato i docenti che oggi hanno tra i 30 e i 40 anni e che potranno insegnare per i prossimi 30 anni, sarà emergenza, anche perché la popolazione tra 30 anni si ridurrà del 30% e alcune professioni come quella degli insegnanti secondo i sociologi e i demografi saranno impossibili da trovare.
Un governo che non riesce a capire questo ha i paraocchi o la stessa capacità di volare di un tacchino.

Libero Tassella SBC

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