The Pupil Safeguarding Review, uno studente su dieci ha lasciato la scuola per il trattamento riservato in classe
Esseri insicuri, per studenti di età compresa tra i 7 ed i 19 anni, è naturale in un percorso di affermazione identitaria in seno all’adolescenza, periodo turbolento e pieno di scoperte. Il rapporto conflittuale con la formazione obbligatoria è in genere caratterizzante del retroscena emotivo della fase, come ben sanno gli insegnanti. Ma se, presso un report emesso dal Ministero dell’Istruzione britannico gli studenti affermano all’unisono che il trattamento, indipendentemente dalle proprie volontà e percezioni, non è consono per l’ambiente scolastico in oggetto, la situazione richiede una verifica esente da inutili ed insulse semplificazioni.
L’insicurezza che, anche secondo le testate nazionali ed internazionali come BBC e The Guardian, caratterizza gli studenti in un periodo già socialmente complesso – crisi economica e sociale, due anni di misure sanitarie restrittive – è stata raccolta presso il report in oggetto. Numerose le reazioni dell’opinione pubblica e politica: il Ministero, anche in continuità
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