Una poesia invita i giovani a cantare l’amore
Oggi i ragazzi nell’utilizzo eccessivo degli strumenti digitali vivono in una società virtuale che annulla i confini spazio-temporali non permettendo il coinvolgimento emotivo della presenza fisica nell’incontro con gli altri.
La stanza, dei nostri adolescenti sembra quella di un astronauta che vive nella monade della sua navicella rapportandosi con i suoi simili solo con l’implementazione delle competenze digitali. Eppure basta un semplice abbraccio per ristabilire la bellezza del contatto reale: quel tanto che basta a scaldare il corpo e il cuore nell’intelligenza emotiva. Per la salute psico-fisica, soprattutto dei minori in fase di crescita, la scuola e la famiglia hanno un ruolo primario affinché il corpo non perda la sua materialità in incontri schermati privi di consistenza sensoriale.
La poesia “Chi si abbraccia vola” di Maria Assunta Odda, nella sua struttura semplice fatta da allegorie e metafore tratte dalla natura, ha l’intento di trasmettere un suggerimento
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