Il ministero dell’Istruzione precisa: fino al 2025 alla scuola più finanziamenti che tagli, sì a nuovi modi di finanziarla anche col contributo dei privati
Il ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere a Roma
Riceviamo e pubblichiamo alcune precisazioni da parte dell’Ufficio Stampa del ministero dell’Istruzione e del Merito.
Gentile direttore, in relazione all’articolo comparso sul sito “Tecnica della Scuola” dal titolo “Valditara cerca soldi per la scuola: incontrerò il ministro del Mef Giorgetti. Il precedente infausto della tassa su merendine e bibite di Fioramonti”, da lei firmato, si precisa che:
Ai fini della positiva chiusura del contratto del personale della scuola e su precisa richiesta del Ministro, il MEF ha stanziato ulteriori 100 milioni: non è dunque vero che, come scritto nell’articolo, il ministero dell’Istruzione e del Merito “avrebbe ricevuto più di un diniego”.La Legge di Bilancio, a fronte di tagli resi obbligatori dalla spending review di 28,3 milioni di euro nel 2023, e di 39,4 e 49,2 per i due anni seguenti, contiene aumenti dei finanziamenti pari a 623,9 milioni di