Manzi e Malpezzi ( PD) bocciano Valditara, non passerà il suo progetto di pagare i docenti su base territoriale, stipendi più alti per tutti

Il PD rimanda al mittente la proposta del Ministro leghista Giuseppe Valditara con tre comunicati stampa due di Irene Manzi e uno di Simona Malpezzi.

La capogruppo PD nella Settima Commissione della Camera nonché responsabile scuola del PD, Irene Manzi, in un suo articolato intervento in Commissione ha ribadito la necessità di investimenti urgenti per la Scuola e per il suo personale e ricorda che nel Governo ora in carica siedono componenti di partiti già presenti nel governo Berlusconi che nel 2011 che con la riforma Gelmini furono protagonisti di un taglio netto di ben 133.000 cattedre.

Si segnala che nella legge di Bilancio 2023 si ritoccano i tagli per la scuola previsti già da Draghi al 3,5% aumentandoli al 4%.

Nel suo intervento la Manzi si sofferma sulla dispersione scolastica un problema sempre declinato su cui sono state investite risorse ma non è stato mai affrontato in modo strutturale e che colpisce gli strati più deboli e deprivati della nostra popolazione, inoltre l’On Manzi sottolinea alcuni dei punti qualificanti di quello che è stato il programma sulla Scuola con cui il PD si è presentato alle elezioni lo scorso settembre. Potenziamento del sistema 0/6, gratuità del sistema scolastico, incremento delle mense e tempo pieno in particolare nel Sud del Paese, scuola inclusiva che si contrappone a un malinteso concetto di merito sostenuto dal Governo in carica che ha addirittura modificato la denominazione stessa del Ministero dell’ Istruzione in Ministero dell’Istruzione e del Merito, superamento delle disuguaglianze di partenza, perché diceva Don Milani non c’è maggiore ingiustizia che fare parte uguali tra disuguali.

L’On. Manzi inoltre afferma chiaramente che il suo partito è contrario alla regionalizzazione dell’ istruzione che deve rimanere nazionale e fa una proposta forte al Governo Meloni, quella di investire fino all’ultimo euro nella Scuola e nelle retribuzioni degli insegnanti tutte le risorse liberate e che si libereranno per il calo demografico, si potrebbero avere classi meno numerose, più organico, migliorare l’offerta formativa, una scuola più attenta alle diversità e più ricca di opportunità per le nuove generazioni.

Lunare e insensata è infine giudicata dall’ On. Irene Manzi la proposta del Ministro di pagare gli insegnanti su base territoriale, polverizzando il contratto nazionale di lavoro in contratti territoriali, una deriva che spaccherebbe inevitabilmente il nostro Paese.

Fa eco all’On Irene Manzi con un durissimo comunicato la sua collega di partito, la presidente dei Senatori del PD Simone Malpezzi proveniente dalla Scuola ( insegnante di Italiano e latino), la Senatrice PD è tranchant, Valditara vorrebbe creare docenti di serie A e di serie B pagandoli su base territoriale secondo la linea del disegno di autonomia differenziata del suo Collega Calderoli.

Valditara, conclude la Senatrice Malpezzi, trovi i soldi per il rinnovo del Contratto scaduto 22/24, in legge di Bilancio 2023 non è stato stanziato un solo euro, per aumentare la retribuzione di tutti i docenti, allineandole finalmente a quelle europee, ad oggi il Ministro l’unica cosa che ha fatto è stata quella di trovare le risorse per aumentare gli stipendi del suo staff.

Libero Tassella.

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